L'ex San Patrignano al palo per il taglio dei fondi della Provincia al progetto per giovani e anziani

di Daniele Ferrari

Esattamente un anno fa (il 3 agosto 2018), la cooperativa sociale «Kaleidoscopio» di Povo presentava, con una partecipata conferenza stampa, l’ampio ed articolato progetto di recupero e restyling dell’immobile di San Vito di Pergine, che sino alla primavera 2014 aveva accolto la Comunità di recupero «San Patrignano» fondata da Vincenzo Muccioli.

Era stato lo stesso presidente Michele Odorizzi alla presenza dell’assessore provinciale Luca Zeni, di sindaco e vicesindaco di Pergine (Roberto Oss Emer e Daniela Casagrande), ad illustrare i primi dettagli dell’operazione che avrebbe dovuto portare in poco tempo alla realizzazione di una struttura residenziale per persone anziane, un centro di formazione e recupero per ragazzi a rischio di dispersione scolastica e a un laboratorio di ricerca (su domotica e ausili per la disabilità), coinvolgendo varie realtà sociali locali.

«I tempi e le fasi d’intervento previste in un primo momento sono cambiati - spiega ora il presidente di Kaleidoscopio, Michele Odorizzi, interpellato proprio per capire a che punto sia il progetto -: la struttura e il progetto di riqualificazione e nuova gestione sono stati presentati anche alla nuova giunta in un incontro che si tenuto a gennaio a San Vito, con il presidente Maurizio Fugatti e gli assessori Stefania Segnana e Mirko Bisesti. Un confronto conoscitivo e informale, dove però non erano mancati gli apprezzamenti per progetti e azioni sociali intraprese dalla cooperativa Kaleidoscopio».

Il cambio dell’esecutivo provinciale, e la sua nuova politica in capo socio-assistenziale, che garantisce meno risorse dirette a soggetti e realtà del privato sociale (e non solo per la cooperazione internazionale), ha però modificato tempistiche e modalità di recupero di una struttura la cui proprietà è ora in capo a Kaleidoscopio.

«I nostri impegni iniziali restano confermati, ma direttivo e uffici della nostra cooperativa sono al lavoro per trovare nuove modalità di finanziamento e intervento per eseguire i lavori necessari a realizzare una struttura residenziale per anziani (un intervento previsto da oltre 3 milioni di euro per creare circa 60 i posti letto) - tiene a precisare Odorizzi -; al momento nel compendio di San Vito si è insediata un’azienda locale dando vita ad un’attività laboratoriale, e resta attiva l’associazione “Lavforlive” che si occupa della formazione di esperti e cani adatti alla pet-terapy e di prevenzione del disagio, che conta sul nostro appoggio e collaborazione».

La cooperativa sociale «Kaleidoscopio» potrebbe aderire a un apposito bando provinciale, ma è anche alla ricerca di nuove risorse di fonte privata.

«Nel territorio di Pergine e dell’Alta Valsugana è forte il bisogno e la domanda d’assistenza ad anziani non o parzialmente autosufficienti, come la richiesta delle famiglie per un periodo di assistenza o sollievo (anche a pagamento) - conferma Daniela Casagrande, vicesindaco e assessore alle attività sociali di Pergine -: sono convinta che i progetti di Kaleidoscopio possano decollare a breve, e dare una risposta importante ai bisogni sociali del nostro territorio. Una realtà sociale con esperienza e competenza che sta gestendo al meglio “Maso Martini” a Vigalzano, rispondendo a nuovi bisogni di residenzialità e reinserimento sociale».

«I tempi in Italia sono sicuramente cambiati - conclude il presidente Michele Odorizzi - noi confidiamo ancora in un contributo e nel sostegno provinciale, vista la valenza sociale ed occupazionale del progetto e le sue ricadute sul territorio dell’Alta Valsugana, ma per la sostenibilità e futura gestione dell’intero progetto bisogna trovare risorse e alleanze anche nel mondo imprenditoriale privato».

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