Colpo notturno all’«Angi» Nel mirino le slot e la cassa

Una porta da riparare, due slot machine distrutte ed il registratore di cassa sparito: non è stato un fine settimana felice, quello appena trascorso, per Luigi Ferraro, titolare del ristorante «Angi» tra Pergine e la frazione di Canale, lungo l’omonima via che corre a fianco della ferrovia della Valsugana.

Il ristoratore ha dovuto fare i conti con l’ennesima incursione di una banda di malviventi nel locale: «È la quarta volta in sette anni ormai. E ho pochi dubbi sul fatto che chi ha agito sapeva bene come muoversi, può darsi che gli autori siano gli stessi di qualcuno dei colpi degli anni passati», spiega sconsolato.

I ladri sono entrati in azione nella notte tra sabato e domenica, forzando la porta di una delle uscite di emergenza della sala principale, sul retro dello storico stabile, che da ormai poco meno di un secolo, dagli anni Trenta, attraverso diverse gestioni ha sempre ospitato esercizi pubblici, dall’antica trattoria degli inizi al pub del periodo a cavallo tra la fine degli anni Novanta e gli anni Duemila, fino all’attuale ristorante di pesce, in mano a Ferraro dal 2012.

Una volta all’interno hanno subito messo fuori uso il sistema d’allarme di cui il locale è dotato, andando subito a disattivare la centralina dell’impianto, di cui evidentemente conoscevano la posizione all’interno del locale. È proprio questo uno dei punti che fa pensare a Ferraro che ad agire siano stati malviventi che già in passato avevano preso di mira l’«Angi».

Dopo aver avuto la certezza di poter agire indisturbati, i malviventi si sono impossessati del registratore di cassa, all’interno del quale si trovavano solo poche decine di euro. Hanno asportato qualche bottiglia di bibite e alcolici dal banco bar, poi si sono occupati delle due slot machine presenti all’interno del ristorante. Non le hanno asportate come invece sceglono di fare - per poter agire velocemente - i malviventi in colpi analoghi. Hanno invece preferito forzare gli apparecchi e portare con loro solo i cassetti contenti il denaro, monete e banconote.

È stato lo stesso Luigi Ferraro, domenica mattina, a ritrovare i cassetti svuotati e abbandonati nei frutteti che si trovano a monte dello stabile e dove evidentemente i malviventi - una volta lasciato il ristorante - si sono recati per poter raccogliere in tranquillità il loro bottino, prima di allontanarsi da Canale.

Il ristoratore l’altro ieri mattina dopo aver scoperto l’accaduto si è subito rivolto ai carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana, che hanno effettuato un primo sopralluogo per poter raccogliere tutti gli elementi utili per cercare di risalire ai responsabili. Il locale non è dotato di telecamere e la speranza è che i malviventi, nel raggiungere il ristorante o nel lasciarlo, siano stati ripresi da circuiti di videosorveglianza presenti nelle vicinanze. Nella giornata di ieri, poi, il titolare dell’«Angi» si è recato in caserma a Pergine per sporgere denuncia.

«Purtroppo ormai è la quarta volta che i ladri entrano nel locale da quando ho iniziato a gestirlo, nel 2012. Fortunatamente tanto in cassa che nelle slot non c’era molto denaro, ma restano i danni, tanto agli apparecchi che alla porta, che ora dovrà essere sostituita».

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