Multe per velocità: «tesoretto» di 426mila euro

di Daniele Ferrari

Oltre 7.000 infrazioni rilevante in poco più di tre mesi con un introito di 426mila euro entro fine anno. Questo quanto prodotto dal «portale» per la videosorveglianza all’uscita di «Pergine Centro» con la prospettiva di superare il milione di euro già dal prossimo anno.

Ma dove vanno a finire? La giunta comunale li destinerà in parte a strumenti, segnaletica e manutenzioni per sicurezza e tutela di ciclisti e pedoni. Se nei 7 comuni delle gestione associata del servizio di polizia locale Alta Valsugana la cifra totale delle sanzioni per violazione di limiti di velocità è pari a 1 milione e 246mila euro, il Comune di Pergine ha messo a bilancio 2018 la cifra di 1 milione e 24mila euro.

La somma inserita a bilancio 2018 è di 774mila euro, con 348mila euro iscritti al «fondo crediti di dubbia esigibilità» e 425.700 euro accertati: il Comune di Pergine dovrà riversare 212.850 euro (il 50% del totale) alla Provincia in quanto ente proprietario-gestore della strada.
Sono invece solo 28.438 gli euro relativi alle sanzioni elevate nel comune di Pergine con strumentazione diversa dal portale di cui 15.665 introitati dal Comune e 7.837 euro traferiti alla Provincia.

Cifre molto diverse dal rendiconto 2017 dove il Comune aveva previsto un incasso totale nell’intero anno di 147.425 euro, con 17.377 euro per infrazioni su strade provinciali. Sono 44.542 gli euro (il 12,5% del totale) destinati dal Comune ad interventi di sostituzione, ammodernamento, e manutenzione della segnaletica delle strade comunali, e la stessa cifra per attività di controllo e accertamento delle violazioni con l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature, ed infine poco più 89 mila euro per iniziative sulla sicurezza stradale.

Intanto, però, c’è chi sugli autovelox ha qualcosa da ridire.

BEZZI: «SE VINCIAMO, BASTA AUTOVELOX»

È inutile nascondere che siamo in campagna elettorale per le elezioni provinciali del 21 ottobre, e l’avvicinarsi delle urne fa sì che il politico si spenda in promesse. Il web ed i social network, in questo senso, hanno un potere enorme.

Non è passata inosservata al mondo politico trentino la notizia che l’autovelox posizionato a Pergine Centro sulla Statale 47 della Valsugana ha pizzicato più di 7.000 automobilisti dal piede pesante in soli due mesi, sintomo preoccupante di una diffusa mancanza di senso civico e di rispetto del prossimo.

Non la pensa però così il candidato con l’Udc Trentino Giacomo Bezzi che, con una diretta Facebook dal bordo della Statale della Valsugana dove è posizionato il varco elettronico e l’autovelox, ha criticato fortemente l’installazione di questi apparecchi: «Sono schifezze che tartassano i cittadini, l’unico risultato del centrosinistra per la sicurezza sulle nostre strade. Una volta al governo del Trentino toglieremo tutte queste apparecchiature» le parole di Bezzi: il quale però, nella ripresa del video, invece di far vedere l’autovelox (posizionato a terra, a fianco della carreggiata, in una scatola grigia, e solo in direzione Padova), mostra i piloni dove sono installate le telecamere del varco elettronico, che non controllano la velocità ma leggono solo le targhe. E fra i commenti a sostegno della proposta, c’è anche chi, un po’ ironicamente, chiede: «Rispettare i limiti, no?».

Critico nei confronti dell’autovelox anche Roberto Paccher, candidato per la Lega: «Gli autovelox andrebbero posizionati - sostiene Paccher - nei tratti della Valsugana più pericolosi, già teatro di incidenti in passato, e non in quel tratto dove non è mai accaduto nulla. L’autovelox di Pergine è stato installato su una retta, dove più che fare prevenzione si vuole fare cassa». Per Paccher il dato delle multe porta però un’altra considerazione: «Se in soli due mesi sono state elevate così tante multe è segno inequivocabile che la Valsugana sostiene una mole enorme di traffico e che servono nuove infrastrutture per alleggerirla, come la Valdastico».

Di diverso avviso è Filippo Degasperi, candidato presidente del Movimento 5 Stelle: «Le forze di centrodestra che criticano l’autovelox sulla Valsugana si stanno dimostrando contraddittorie. Prima fanno battaglie per la sicurezza della SS47 e poi quando qualcosa viene fatto si critica. Per noi l’installazione di questi strumenti è un’iniziativa giusta, ed anzi non bisognerebbe accontentarsi ma posizionarne altri. Chiederemo inoltre una maggior presenza delle forze di polizia par scoraggiare chi usa la SuperValsugana come una scorciatoia, si  impari ad usare anche mezzi alternativi come il treno».

Favorevole alla presenza del varco e dell’autovelox è anche Gianpiero Passamani dell’Upt: «Il Codice della Strada è chiaro e va rispettato, sia in presenza della strumentazione che senza. Ma tengo a sottolineare l’importanza del varco soprattutto per la questione della sicurezza tramite la lettura delle targhe. È questo lo scopo primario per cui è stato pensato e quindi ben venga la sua presenza».

Il sindaco Roberto Oss Emer afferma che nuovo «portale» di Pergine Centro non è solo un mezzo per «fare cassa da parte del comune - tiene a precisare - bensì si sta rilevando uno strumento utile per ridurre velocità e pericolosità del traffico verso la Zona Laghi e la Valsugana. Così come l’introduzione di dossi e passaggi pedonali rialzati in città fu un provvedimento discusso, ma da allora si sono molto ridotti gli investimenti e incidenti in centro».

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