"Fersina, va trovato un equilibrio nel suo sfruttamento"

di Daniele Ferrari

Un utilizzo più attento, equilibrato, sostenibile del torrente Fersina per garantire il rispetto del suo ecosistema e una portata d’acqua costante. Questi gli spunti usciti a Pergine dal consiglio comunale interamente dedicato alla situazione e alle problematiche del corso d’acqua, riunendo attorno allo stesso tavolo amministratori e consiglieri comunali, l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi ed i funzionari dei servizi provinciali. 
 
Un incontro aperto dall’intervento di Gilmozzi che ha ricordato la necessità di gestire in modo nuovo e più coordinato il «conflitto» su utilizzi ed interessi diversi che coinvolgono il torrenti: «Vanno trovati dei punti di equilibrio perché l’acqua sia davvero un bene comune ed in grado di soddisfare le esigenze diverse della nostra società complessa - ha ribadito  - non ci si deve limitare ai soli dati o soluzioni tecniche, ma trovare delle politiche di gestione condivise, che tengono conto della valenza economica, ambientale e paesaggistica dei nostri corsi d’acqua». 
 
Tante le domande rivolte dai consiglieri Marina Taffara, Stefano Tomaselli e Walter Zanei alle quali hanno cercato di rispondere Franco Pocher e Roberto Lunardelli dell’Agenzia provinciale per le risorse idriche (Aprie), Raffaella Canepel direttore dell’Agenzia protezione ambiente (Appa) e Giancarlo Anderle del Servizio valutazioni ambientali. Se è stato confermato come siano in corso nuovi controlli su derivazioni e prelievi sul torrente Fersina, non sono stati forniti dati più precisi sugli studi ed analisi (screening) che saranno posti alla base del rinnovo delle attuali concessioni irrigue ed idroelettriche. «Una verifica complessa che è ancora in corso - ha spiegato Giancarlo Anderle - ma che potrebbe dare precise indicazioni su prelievi e rilasci necessari ad evitare il fenomeno dell’hydropeaking (con momenti di secca ed improvvisi rilasci)».
 
«Si deve guardare al torrente Fersina come ad un ecosistema complesso da salvaguardare e proteggere nel tempo - ha ribadito Raffaella Canepel di Appa - un tutela che deve portare a contemperare i vari utilizzi, lo stesso uso idroelettrico o irriguo non deve sacrificare il valore ambientale e paesaggistico del torrente, l’acqua è un bene comune a vantaggio dell’intera collettività». 
Se sono andate in parte deluse le attese per conoscere nuovi dati su derivazioni e prelievi attualmente in essere sul Fersina, è stato confermato come sia stata concessa una proroga al comune di Pergine e Stet Spa per fornire nuova documentazione e adeguare le opere di presa prima del rinnovo delle concessione alla centrale di Canezza. 
«Mi auguro che nei prossimi 6 mesi i vari servizi provinciali possano concludere le loro analisi e verifiche per avere dati certi su prelievi ed utilizzi delle acque del Fersina - ha concluso il sindaco Roberto Oss Emer -; Comune e Stet Spa sono pronti a recepire le indicazioni che saranno fornite, mettendo in atto quei correttivi tecnici (nuova turbina) tali da garantire un rilancio più costante e senza momenti di morbida o di magra, che sono la vera minaccia all’ecosistema del nostro torrente».

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