Troppi rifiuti nei bidoni della plastica L'Amnu corre ai ripari: chiavetta e si paga

di Giorgia Cardini

«Da ottobre questo cassonetto sarà utilizzabile solo mediante una chiave elettronica analoga a quella per il secco residuo. La chiave elettronica, gratuita, dovrà essere ritirata entro il 31 ottobre presso i centri di raccolta differenziata. Al servizio, da gennaio 2017, sarà applicata una tariffa. Rimarrà la possibilità di conferire gli imballaggi leggeri gratuitamente presso i centri di raccolta».

Sta suscitando molte reazioni negative, questo avviso affisso negli ultimi giorni sui cassonetti azzurri in cui, da qualche anno, gli utenti dell’Amnu spa possono smaltire gratis gli imballaggi leggeri (plastica, alluminio, tetrapak).

Sei mesi fa il presidente dell’azienda di cui sono soci i Comuni dell’Alta Valsugana, Alessandro Dolfi, aveva annunciato il cambio di sistema così: «Alcune persone - aveva detto all’Adige - usano il cassonetto azzurro ancora come un cassonetto dell’indifferenziata e la gestione di questo problema comporta costi abbastanza elevati, che si ripercuotono sulle bollette di tutti».

Così, in Amnu -  aveva anticipato Dolfi - si era deciso di dotare i contenitori degli imballaggi leggeri di calotta, apribile solo con chiave elettronica, della capacità di 70 litri. Ma di applicare anche a ogni svuotamento una tariffa, che non è stata ancora decisa (lo sarà a novembre).

Adesso che la modifica inizia a diventare operativa, con l’installazione graduale di 225 calotte (per un costo di circa 600mila euro), si scatenano però le proteste: sulla pagina Facebook «Sei di Pergine se...» un utente, domenica, ha postato la foto del cartello con una serie di considerazioni critiche, che hanno riscosso molte approvazioni e a cui si sono aggiunti parecchi commenti negativi.

Sostanzialmente, molti dei cittadini intervenuti osservano che il nuovo sistema penalizzerà gli anziani, privi di mezzi per raggiungere l’isola ecologica; che, se bisognerà pagare per differenziare, allora tanto varrà buttare tutto nel secco residuo, con buona pace degli sforzi per diminuire questa frazione dei rifiuti; molti prevedono poi l’incremento dell’abbandono degli imballaggi vicino ai cassonetti o magari dentro altri bidoni destinati alla carta.

Insomma, il sistema escogitato dall’Amnu avrebbe più contro che pro e - insinua più di uno - sarebbe alla fin fine solo un modo per aumentare le tariffe a carico degli utenti, dopo averle calate qualche tempo fa per quanto riguarda la parte fissa, calcolata sul numero dei componenti del nucleo familiare.

Il presidente di Amnu, Alessandro Dolfi, però replica: «Quest’anno siamo arrivati a una percentuale di residuo, nei cassonetti del multimateriale, pari al 40%. Il relativo costo di smaltimento ricade adesso su tutti i cittadini onesti, che devono pagare di più per questo. Il nostro intento è quello di imputare i costi degli smaltimenti irregolari soltanto a chi ne è responsabile».

Quando il sistema sarà a regime potremo calare la tariffa del secco residuo, ora più alta proprio a causa di chi fa il furbo


Di qui una promessa: «Quando il sistema sarà a regime, nel 2018, sicuramente la percentuale di smaltimenti irregolari si ridurrà e potremo così calare la tariffa del secco residuo, ora più alta proprio a causa di chi fa il furbo».

Quanto alle altre critiche, Dolfi dice: «È legittimo osservare che alcune fasce deboli potranno essere penalizzate da questo sistema (anziani e disabili, soprattutto), e me ne dispiace: non è stata una decisione semplice. Ma, al massimo, si potranno pagare circa 10 euro in più all’anno». Ma, stando così le cose, tanto varrà buttare anche la plastica nel secco? «Non credo - risponde il presidente - che i cittadini lo faranno: chi già differenzia, non smetterà di separare ma piuttosto si farà carico di portare  gli imballaggi ai centri di raccolta materiali».

Quanto alla possibilità che crescano i rifiuti abbandonati o che i furbetti li mettano nei cassonetti della carta, Dolfi conclude: «Non accadrà ma, se dovesse accadere, sigilleremmo i contenitori della carta, lasciando aperta solo la fessura per l’inserimento della stessa».

comments powered by Disqus