Ponte di Bassano, lavori alla Inco srl

L'impresa dovrà rafforzare la struttura che in pochi anni si è abbassata di 10 cm

di Patrizia Todesco

Il Ponte di Bassano avrà un'anima trentina. Un'anima in acciaio che gli consentirà di non crollare. Sono stati infatti aggiudicati in via definitiva alla Inco srl di Pergine i lavori di restauro del famoso ponte degli Alpini che da tempo necessita di lavori di stabilizzazione della struttura in legno, posata sulle acque del fiume Brenta. Dopo le verifiche dei documenti, la commissione ha assegnato l'appalto alla ditta trentina che era arrivata seconda nella graduatoria provvisoria. Le verifiche relative alla prima società in lista, la Vardanega Costruzioni di Possagno (Treviso), hanno infatti fatto emergere la mancanza di alcuni requisiti, e così la Inco srl è stata giudicata vincitrice della gara. Nei prossimi giorni si procederà con la sottoscrizione del contratto con la ditta e poi via al cantiere che dovrebbe avere una durata di 122 settimane.

«L'avvio del cantiere - spiega Riccardo Poletto, sindaco della cittadina del Grappa - è senza dubbio un'ottima notizia e tutto sommato, considerando i tempi che in genere caratterizzano l'iter per l'assegnazione di un appalto, possiamo dirci soddisfatti. Nei giorni scorsi a Vicenza, il ministro Franceschini ci ha confermato che il nostro cantiere è il primo a partire dei 12 progetti straordinari finanziati nel 2015 con 80 milioni di euro complessivi da Mibact». «Il cantiere procederà senza intoppi - assicura Poletto - anche nel caso di presentazione di un ricorso, cosa normale negli appalti pubblici. I lavori non possono essere bloccati proprio per il tipo di opera su cui si va ad intervenire». 

Alla gara si sono presentate 23 ditte e la Inco ha partecipato con un ribasso del 20,657% rispetto alla base d'asta che era di 4.957.000 euro. I lavori, come detto, sono urgenti e a Pergine sono pronti. «Si parla di quindici giorni per iniziare i lavori - spiega il geometra Luca Conci - . L'obiettivo è quello di rinforzare la struttura già esistente lavorando sui quattro piloni in legno all'interno dei quali verranno inseriti dei reticolari in acciaio. Lo stesso lavoro sarà effettuato per il pavimento». La struttura esterna rimarrà la stessa, ma da tempo c'è bisogno di mettervi mano per scongiurare il concreto rischio di crollo. 

Le prime testimonianze dell'esistenza del ponte di Bassano risalgono al 1124 e al 1209 quando emerse la necessità di collegare le due sponde del Brenta per motivi economici, sociali e militari. Il ponte fu costruito e distrutto varie volte per incendi e alluvioni. L'ultima distruzione risale al 1945 quando fu bombardato dagli alleati per danneggiare i traffici dei tedeschi. L'ultimo intervento fu realizzato dagli Alpini nel 1948. Durante l'alluvione del 1966 fu danneggiato e negli anni successivi fu smontato e irrobustito.

Dal 1990 sono stati necessari una serie di lavori di consolidamento che però non hanno evitato un certo il cedimento strutturale. Si parla di un calo di più di 10 centimetri negli ultimi 3 anni. Ora tocca alla ditta trentina ridare l'antica forza al ponte. Fondata nel 1980, la Inco Srl conta una trentina di dipendenti ed è al suo primo grosso lavoro fuori provincia. Portano però la sua firma i lavori a palazzo Piomarta a Rovereto e alla sede della Provincia di Trento.

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