Val di Non: condannato a 3mila euro per aver bloccato il passaggio del vicino con auto e trattore
La vicenda arriva dalla val di Non, ma episodi di veicoli che ostruiscono il passaggio o impediscono le manovre se ne contano a decine ogni giorno, soprattutto in contesti urbani. Spesso tutto si risolve in un confronto dialettico, talvolta si passa alle parole grosse, ma è raro che la questione finisca in tribunale
CLES. Per due volte il proprietario di un terreno, un quarantenne residente in val di Non, ha trovato la macchina ed il trattore del vicino sulla stradina di accesso al proprio fondo, in una zona a valle. Ed entrambe le volte non è riuscito a passare, come ha raccontato ai carabinieri in sede di denuncia. L'uomo, infatti, non ha atteso molto prima di presentarsi in caserma e mettere nero su bianco la situazione, con il risultato che il vicino è finito davanti al giudice ed è stato pure condannato a versargli 3mila euro come risarcimento per i danni morali.
La vicenda arriva dalla val di Non, ma episodi di veicoli che ostruiscono il passaggio o impediscono le manovre se ne contano a decine ogni giorno, soprattutto in contesti urbani. Spesso tutto si risolve in un confronto dialettico, talvolta si passa alle parole grosse, ma è raro che la questione finisca in tribunale.
Il quarantenne, dopo aver trovato per due volte in due giorni il passaggio sbarrato prima dalla Fiat Panda e poi dal trattore del vicino, non ha atteso che l'episodio si ripetesse per la terza volta e ha presentato denuncia ai carabinieri, forte del fatto di essere titolare di una servitù di passaggio: per raggiungere la sua proprietà, che si trova a valle, è infatti costretto a transitare sul terreno altrui. La vicenda risale a novembre 2020.
L'imputato, un pensionato di 70 anni residente vicino al fondo dell'uomo che l'ha denunciato, si è opposto al decreto penale di condanna e ha affrontato il giudizio in dibattimento, mentre il quarantenne, assistito dall'avvocato Marco Vernillo, si è costituito parte civile. Il reato di violenza privata è stato riqualificato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose. Sono stati sentiti alcuni testimoni, fra cui la moglie del settantenne e il lavoratore che, a bordo di un escavatore, era stato incaricato di effettuare lavori sul terreno trovandosi la strada sbarrata.
Nel corso del dibattimento è emerso che il settantenne aveva utilizzato lo stesso sistema - ossia impedire il passaggio sulla sua proprietà - anche in passato, quando il fondo a valle era di proprietà di un'altra persona. Nei giorni scorsi è arriva la sentenza: il giudice Rocco Valeggia ha condannato l'imputato a 500 euro di multa ed a risarcire il quarantenne con 3mila euro.