Cavedago, arresto convalidato per il 27enne che ha dato fuoco alla casa dell’ex
La ragazza e la madre si sono messe in salvo. Le fiamme hanno avvolto una catasta di legna al piano terra e un divano nell'appartamento che si trova al primo piano dell'edificio
CAVEDAGO. È agli arresti domiciliari, il ragazzo 27enne, originario dell'Emilia, che aveva appiccato un incendio nell'abitazione della ex fidanzata, il 6 maggio a Cavedago. L'arresto dell'uomo è stato, dunque, convalidato.
Prima l'aggressione verbale, al termine di una discussione prolungatasi fin nel cuore della notte. Poi, al mattino le fiamme e il fumo. Il 27enne è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver appiccato il fuoco all'abitazione della ex fidanzata e della madre, a Cavedago, sull'altopiano della Paganella.
L'allarme, in località Maso Canton, è scattato verso le 6.30, quando madre e figlia hanno composto il numero unico di emergenza "112" per allertare i vigili del fuoco, contattando subito dopo il vicesindaco del paese, Daniele Daldoss, un loro parente: «Vieni ad aiutarci, sta bruciando la casa».
Quando Daldoss è arrivato, il 27enne era ancora lì, a tormentare l'ex fidanzata e la madre. Quel che è peggio, lo stava facendo dopo aver dato alle fiamme una legnaia al piano terra dello stabile in cui vivono le due donne ed aver ripetuto l'irresponsabile gesto anche in casa delle due, appiccando il fuoco al divano.
Fortunatamente madre e figlia sono subito riuscite a scappare all'esterno, sotto la pioggia, da dove hanno chiesto aiuto, e non sono rimaste intossicate. Salva anche la coppia che era al piano superiore. Ma, oltre alla gravità della condotta del ventenne, restano i gravi danni: il fumo prodotto dal divano in fiamme ha saturato di fuliggine l'appartamento delle due donne tanto da renderlo inagibile, con i vigili del fuoco che al termine del loro intervento hanno fornito al sindaco di Cavedago Corrado Viola la relazione in base alla quale il primo cittadino ha firmato l'ordinanza di inagibilità dei locali.