Giustizia

Minacce, ex carabiniere a processo: la rettifica

La precisazione dell’ex appuntato dei carabinieri (ora in congedo)

“In riferimento all'articolo “Minacce, ex carabiniere a processo: aveva seguito un automobilista fin nel garage di casa e poi lo aveva strattonato" del 09 marzo 2025. Sono l'ex carabiniere (ora in congedo, non espulso) citato nell’articolo. Desidero precisare quanto segue:


Io e il mio collega prosciolto abbiamo agito nel rispetto delle norme militari, eseguendo – senza possibilità di sottrarci – l'ordine di servizio di quella sera: "Effettuare servizio di vigilanza e controllo centri abitati e zone più isolate all'interno del Piano Anaunia – area Val di Sole, procedere a controllo di persone e/o mezzi sospetti e di interesse info-operativo, segnalare alla C.O. ogni anomalia o episodio riscontrato".


A tal proposito si evidenzia che "i militari devono attenersi rigorosamente agli ordini ricevuti, senza variazioni, anche per il miglior raggiungimento del servizio", come previsto dal Codice dell'Ordinamento Militare e dal Regolamento di Disciplina Militare. Il controllo è avvenuto alle ore 02:00 del mattino, motivato da esigenze di pubblica sicurezza e dal servizio in atto di prevenzione e repressione di reati predatori, e ha portato a un imprevisto accertamento stradale.


Contrariamente a quanto affermato nell'articolo, il mio collega ha confermato totalmente la mia versione, riportando "alito vinoso e occhi lucidi" del controllato e il suo rifiuto di fornire le generalità, come da sua testimonianza testuale in sede di interrogatorio difensivo: "[...] mi sembrò che l'alito fosse vinoso e con gli occhi lucidi, tanto che pensai che fosse ubriaco […] Dopo aver risposto negativamente alla richiesta di documenti il ragazzo si girò e si allontanò da me […]".


Il termine "ubriaco" si riferisce a una sintomatologia superiore all'ebbrezza, che ovviamente comprende i sintomi di quest'ultima. Al soggetto è stato contestato esclusivamente il rifiuto di sottoporsi all'accertamento, non la guida in stato di ebbrezza. Il reato contestato si perfeziona istantaneamente con il rifiuto: che avesse o meno ingerito alcol è irrilevante, come allo stato risulta irrilevante che egli sia stato prosciolto con sentenza, atteso che il reato ipotizzato era un altro.


Per quanto attiene il Vostro riferimento "alla guida", il Codice della Strada e la giurisprudenza consolidata considerano "conducente" chi guida o ha guidato un veicolo in luogo pubblico o aperto al pubblico, con conseguente obbligo di sottoporsi all'accertamento etilometrico, anche in assenza di sintomatologie.


Il rapporto falso non è a mia firma e la Procura aveva già richiesto l'archiviazione delle ipotesi di reato di falso ideologico e materiale, rendendo tali atti non più contestabili”.

Cordialmente, l’appuntato dei carabinieri – ora in congedo.

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