Val di Non / Il caso

Cles, riparato l'acquedotto dopo ore di lavoro. In azione anche sette autocisterne dei vigili del fuoco

Intervento urgente del Comune sulla condotta principale, dopo la rottura avvenuta ieri, 8 marzo. La situazione è tornata alla normalità questa mattina e la statale 43 è stata riaperta al traffico

TRENTO. La borgata di Cles, in località Faè, è stata interessata a partire dalle 16 di mercoledì 8 marzo da lavori comunali urgenti per la rottura della condotta principale dell'adduzione idrica.

Ciò si è tradotto in un grandissimo lavoro per i vigili del fuoco volontari di Cles, impegnati da metà pomeriggio fino a mezzanotte nelle operazioni di rifornimento idrico e di illuminazione del cantiere comunale avvalendosi delle colonne fari di alcuni mezzi.

La condotta principale dell'adduzione idrica del Comune di Cles è quindi tornata operativa e la statale 43 è stata riaperta al traffico questa mattina alle 7.

Le operazioni di rifornimento idrico - precisa la Federazione dei vigili del fuoco volontari - hanno coinvolto, accanto ai vigili del fuoco volontari di Cles, anche quelli di Castelfondo, del corpo permanente e di personale della Protezione civile trentina.

In azione, complessivamente, 7 autocisterne con una capienza compresa tra i 9mila ed i 27mila litri che hanno rifornito due vasconi situati a monte dell'abitato.

[foto: Federazione dei vigili del fuoco volontari del Trentino,corpo di Cles]

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