Val di Non / Il fermo

Ladro fermato dai cittadini di Predaia grazie ai social: 24enne arrestato per la seconda volta

L’uomo, già noto per un altro furto in zona, si è intrufolato nell’abitazione di una signora quasi centenaria: il figlio, rientrando, lo ha incrociato sulla soglia. Ha dato l’allarme chiamando i Carabinieri di Cles e condiviso il fatto via web: i compaesani sono riusciti a fermarlo

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PREDAIA. Due furti in abitazione in pochi mesi, sempre nella frazione Mollaro di Predaia. Il risultato? Sempre lo stesso. Anche questa volta sono scattate le manette ai polsi di un giovane di origini straniere, che già era stato arrestato in flagranza di furto in abitazione lo scorso mese di ottobre, quando venne rintracciato e bloccato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Cles subito dopo essersi dato alla fuga con ancora in tasca un paio di orecchini con brillanti, asportati da un’abitazione della stessa località.

Come nella precedente occasione, in cui l’autore aveva approfittato di una casa lasciata aperta e della distrazione dei proprietari, impegnati tra giardino e lavanderia, anche questa volta è riuscito ad entrare nell’abitazione senza che se ne accorgesse l’unica persona presente, un’anziana quasi centenaria che si trovava in cucina.

Ha avuto solo il tempo di rovistare in camera da letto e la fuga immediata, perché nel frattempo stava rientrando a casa un figlio dell’anziana, che ne ha incrociato il cammino mentre usciva dalla casa. Pensando al peggio, il figlio si è precipitato all’interno per sincerarsi di come stesse la madre, ignara di quello che fosse appena accaduto.

Dato l’allarme al 112 e attivando una richiesta d’aiuto sui social network per allertare gli abitanti della località, è intervenuta una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cles. Nel frattempo, alcuni cittadini hanno notato e fermato una persona sconosciuta, che corrispondeva alla descrizione data e si aggirava a piedi non lontano dal luogo del fatto.

Era lui, l’autore del tentato furto - scappato senza riuscire ad avere il tempo di trovare gioielli e soldi nella casa dell’anziana -, riconosciuto poi dal figlio, ma anche dai militari sopraggiunti, che si ricordavano della sua identità avendolo arrestato per lo stesso motivo pochi mesi prima, tra l’altro nella stessa zona.

Il fatto è accaduto mercoledì scorso (15 febbraio) e, dopo una notte trascorsa in camera di sicurezza il 24enne, come disposto dalla Procura della Repubblica di Trento, è stato condotto dinanzi al Giudice del Tribunale del capoluogo che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere nei suoi confronti.

È così che si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Trento, dove l’autore dei due furti in abitazione, il primo consumato, con recupero e restituzione della refurtiva ai legittimi proprietari, e il secondo tentato, attenderà l’evolversi dei processi. Per l’indagato vige la presunzione di innocenza fino a quando la sua colpevolezza non sarà accertata con sentenza irrevocabile.

I Carabinieri della Compagnia di Cles sono giornalmente impegnati nel controllo del territorio, al fine di prevenire i reati predatori e fornire la massima prossimità a tutti i cittadini. In collaborazione con la Diocesi e le parrocchie delle valli del Noce, prosegue anche l’opera di sensibilizzazione degli anziani al fine di diffondere e raccomandare condotte più attente che contribuiscano a far desistere malintenzionati dal commettere delitti contro il patrimonio.

Sono state svolte tre conferenze con le parrocchie di Cles, Tuenno e Spormaggiore, alla presenza di circa cento anziani. La prossima si terrà il primo marzo presso l’oratorio di Andalo, e lì verrà rimarcata una delle raccomandazioni più importanti, ovvero quella di chiudere sempre le porte dell’abitazione a chiave e di porre attenzione nel lasciare infissi aperti in quanto, anche stando in casa, qualcuno potrebbe approfittare della disattenzione degli inquilini.

Un ultimo e fondamentale consiglio è quello di condividere informazioni con i carabinieri, fermandoli per strada o chiamando il 112 anche solo per comunicare fatti sospetti o passaggi di persone sconosciute, in particolare nelle zone isolate. Sarà onere dei militari dell’Arma riscontrare la segnalazione e la lecita presenza sul posto.

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