Val di Non / La rassegna

Un percorso nel tempo alla scoperta dell'Anaunia Felix

In programma una serie di incontri, a partire da lunedì 23 maggio, fra storia, cultura, archeologia e patrimonio conservato dai luoghi della valle

CLES. Viviamo in Val di Non, amiamo la Val di Non, ma conosciamo la storia della Val di Non? È questa la domanda da cui sono partiti due giovani di Novella, Roberto Visintainer e Lorenzo Ferrari, per realizzare il progetto «Anaunia Felix», promosso dall'Associazione Culturale G. B. Lampi, presieduta da Walter Iori, pubblicizzato anche da NonAcademy e sostenuto dal Piano Giovani di Zona Carez - Novella.

«L'idea - spiegano gli ideatori e organizzatori - è partita da Roberto, studente di lettere classiche all'Università di Bologna, desideroso di scoprire e far scoprire di più sulla storia antica della valle; è stato lui a coinvolgere Lorenzo, che ha già completato gli stessi studi a Milano. Insieme hanno coinvolto Walter Iori e l'associazione Lampi».

Piano piano il progetto si è costruito, ma non si voleva che fosse una serie di lezioni. «Fin da subito - spiegano - abbiamo voluto rivolgerci prima di tutto ai giovani e farlo in una maniera un po' originale". Da qui il programma del progetto, diviso in due parti: la prima più teorica, la seconda più esperienziale».

La prima parte inizierà lunedì 23 maggio nella Casa Campia di Revò. Denis Francisci, dell'Università di Padova, parlerà della penetrazione dei Romani nelle Alpi; si proseguirà poi il lunedì successivo, 30 maggio, ai Campi Neri di Cles, con Carla Salvaterra, originaria della Val di Non, e Alessandro Cristofori, entrambi docenti all'Università di Bologna, che spiegheranno l'importanza della Tabula Clesiana e lo faranno quindi proprio sul luogo in cui fu ritrovata; lunedì 6 giugno con Silvia Giorcelli e Giordana Amabili, dell'Università di Torino, si parlerà dei culti precristiani nelle Alpi e si arriverà alle soglie della cristianità, motivo per cui il luogo scelto è la neo-restaurata chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano a Brez, di fronte alla quale anni fa fu anche ritrovata un'antica fibula rappresentante un orante cristiano; infine un evento speciale al Museo Retico di Sanzeno (nella foto), dove lunedì 13 giugno i presenti potranno vivere quella che gli organizzatori hanno intitolato «Una notte al Museo... Retico». «Come si capisce bene leggendo il programma - spiegano ancora gli organizzatori - il tentativo è di fare storia davvero, ovvero trasmettere a chi parteciperà a questa prima parte del progetto la passione per la storia, che non significa noia e libri polverosi, bensì quel passato che forma il nostro presente, la nostra stessa vita che ci scorre dentro».

Da qui l'idea di scegliere come luoghi degli incontri dei siti significativi, come appunto i Campi Neri per parlare della Tabula Clesiana o la valorizzazione del Museo Retico.

E da qui anche l'idea della seconda parte del progetto, che si svolgerà nella seconda metà di giugno: «Si tratterà di quattro uscite per così dire "archeologiche", cioè dei cammini laddove si sono scoperte o si conservano testimonianze di questa antica storia della nostra valle».

Si camminerà quindi sul Monte Ozolo, montagna sacra ai Reti; poi nelle frazioni di Novella a ritrovare le vestigia del passato pre-romano e romano; poi a Trento, tra l'antica città romana e il Castello del Buonconsiglio, dove sono conservati molti reperti nonesi; e infine a Innsbruck, nel cui Museo Ferdinandeum pure si trovano molti reperti provenienti dalla Val di Non.

La seconda parte del progetto, quella delle uscite, è rivolta in modo speciale ai giovani dai 14 ai 35 anni. Possono iscriversi contattando Roberto, Lorenzo o l'associazione Lampi.

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