Violenze / Donne

Minacce di morte e botte alla moglie, uomo arrestato dai carabinieri di Cles

La donna è stata salvata dal figlio che ha chiamato le forze dell’ordine. Anni di violenze in casa, l’uomo era già stato condannato e violava il divieto di dimora

CLES. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cles hanno arrestato un 59enne proveniente dal Marocco e residente in quel centro, nell’applicazione di una misura cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Trento su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha posto termine a una lunga serie di violenze domestiche.

Lo scorso anno, l’uomo era già stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per analoghe condotte, culminate in una vera e propria aggressione alla moglie, accompagnata da gravi minacce.

All’epoca erano intervenuti i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile dello stesso Reparto, procedendo al suo arresto in flagranza di reato. Successivamente a quella condanna l’uomo era stato nuovamente accolto in casa, ma dopo una iniziale convivenza pacifica, ha ripreso a abusare di alcolici e quindi a vessare la moglie con minacce e insulti, arrivando addirittura a danneggiarle l’autovettura.

Il mese scorso, dopo diverse denunce, l’Autorità Giudiziaria ha disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nella casa familiare, violato in più occasioni dal 59enne, che è giunto addirittura a appostarsi nel garage dell’abitazione, per attendere che la consorte rincasasse e costringerla, brandendo un martello, a riaccoglierlo in casa, dove peraltro la ha minacciata di morte, con un coltello.

Determinante, in quest’ultimo caso, è stato l’intervento del figlio, che ha lanciato l’allarme, provocando l’intervento dei militari e scongiurando così il peggio. L’esito è stato l’emissione della ben più grave misura cautelare della custodia in carcere per l’aggressore. Il marito violento è stato quindi ristretto presso la casa circondariale di Trento.

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