Animali / Il fatto

I lupi sono arrivati in Predaia: uccisa una pony dell’allevamento di Alan Franceschini

La cavalla, con altri due animali, era libera all’esterno della malga: in azione una coppia di predatori, probabilmente con una cucciolata di piccol al seguito

CENSIMENTO I grandi carnivori

SFRUZ. L'altra mattina Alan si è accorto subito, appena sveglio, che qualcosa non andava. «Dalla finestra del bagno della malga ho visto i miei due cavalli grandi, Klavel e Thalia, ma ho notato che mancava Stella, la pony. Loro vivono insieme e sempre all'aperto».

Alan Franceschini, 39 anni, originario di Salorno ma sposato a Vervò con Roberta e padre di Nora, Arianna e Aron, è alla nona stagione alla Malga di Sfruz e Smarano, dove alleva una mandria di circa 130 animali, soprattutto manze e manzette e qualche capretta. Quando giovedì, di prima mattina, ha notato che Stella non c'era, ha pensato fosse lì, nei dintorni della malga, e che presto sarebbe tornata.

«Al mio rientro, però, la pony non c'era ancora - racconta -. In quel momento ho capito che era davvero successo qualcosa, perché non era solita allontanarsi dagli altri cavalli. Ho deciso quindi di andare a cercarla. Sembrerà incredibile, ma ho chiesto a Thalia, la mia cavalla: "Dov'è Stella?". Lei ha nitrito due volte nella direzione dove poi l'ho trovata nel primissimo pomeriggio».

La femmina di pony, o ciò che ne restava, si trovava poco lontano dalla struttura della malga, a circa 200 metri. Una carcassa dilaniata. L'attacco del lupo, o meglio dei lupi, non le ha lasciato scampo. «È stata una vera e propria mattanza - spiega sconsolato Franceschini -. Parliamo di una pony di 29-30 anni, allenata, in splendida forma. L'ho ritrovata in pessime condizioni, è stato un attacco devastante».

Nella mattinata di venerdì si sono quindi recati sul luogo i forestali, che hanno effettuato i dovuti rilievi e confermato la predazione da parte del lupo, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì. Il primo attacco su animale domestico nella zona.

«La guardia forestale ha constatato che con ogni probabilità si tratta di una coppia di esemplari con a seguito i cuccioli, ai quali stanno insegnando a predare - rivela- Sicuramente fa parte del gioco, fa parte della natura, ma questo è un segno e c'è il rischio che inizi una "battaglia" anche quassù. Per noi pastori e allevatori non è facile e credo che la situazione legata al lupo possa essere gestita meglio».

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