Animali / Il caso

Bocconi avvelenati, allarme a Seio: il sindaco dispone la bonifica

Dall’esame compiuto dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie è stato accertato che a seguito di esame tossicologico la carcassa di un animale rinvenuto è risultata positiva al glicole etilenico, confermando il sospetto di avvelenamento

SARNONICO. Non è la prima volta che nelle vicinanze della frazione di Seio vengono rinvenuti animali domestici uccisi da bocconi avvelenati. Periodicamente, il fatto si ripete; così nei giorni scorsi, quando degli animali morti sono stati rinvenuti, con sospetto decesso per avvelenamento.

Dall’esame compiuto dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie è stato accertato che a seguito di esame tossicologico la carcassa di un animale rinvenuto è risultata positiva al glicole etilenico, confermando il sospetto di avvelenamento. Un fenomeno, viene affermato nell’ordinanza emanata dal sindaco Emanuela Abram, che «rappresenta un serio rischio per la popolazione umana e per l’ambiente mettendo in pericolo la vita, la salute l’incolumità degli esseri umani, in particolare dei bambini, che possono venire facilmente a contatto con le sostanze».

Risulta pertanto indispensabile e urgente, continua il sindaco, «intervenire adeguatamente a salvaguardia della pubblica incolumità al fine di eliminare e prevenire l’insorgenza di eventuali pericoli a minaccia della salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente e procedere alla bonifica dell’area». Bonifica che è appunto oggetto dell’ordinanza, in particolare nell’area adiacente alle abitazioni di piazza San Giorgio per verificare la presenza di sostanze venefiche e rimuoverle, compito affidato al personale della Stazione forestale di Fondo; si aggiunge l’avviso ai proprietari di animali domestici, con raccomandazione di tenerli al guinzaglio in prossimità dei luoghi segnalati, e l’obbligo per i genitori di una adeguata sorveglianza dei figli minori.

Come detto sopra, lo spargimento di bocconi avvelenati nella frazione di Seio non è una novità; periodicamente, a distanza di qualche mese, si ripete da tempo. Ovviamente non se ne conosce il responsabile, ma l’ipotesi che si tratti di un fenomeno “seriale” è assai diffusa.

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