A Pellizzano la protesta sul ponte contro il colpo di Stato in Myanmar - Il video

PELLIZZANO - Tutti sul ponte, con pentole, mestoli e campanacci: è il flash-mob per chiedere libertà nel Myanmar. Lo hanno organizzato Tiziana Ambrosi e il Claudio Postinghel per dichiarare solidarietà contro il colpo di stato avvenuto in Birmania. Un incontro di 5 minuti per manifestare anche come Val di Sole rispondendo all’invito di Valentina Postinghel di Malè che vive e lavora lì.

«La sollecitazione mi è arrivata da parte di mia figlia che attualmente si trova in Malesia, dopo aver vissuto 5 anni a Yangon in Birmania.
Amici di Yangon chiedono di far sapere al mondo ciò che succede con il colpo di stato di questi giorni, hanno il bisogno di sentire la solidarietà di altra gente. Proponevano - spiega Postinghel - di unirsi alla manifestazione che si hanno cmq in Birmania, lì a Yangon, dove la sera la gente si affaccia ai balconi battendo pentole e tegami (pot and pans) riprendendo una usanza della tradizione locale con cui si intendoso così cacciare i demoni del vicinato. Fate quale brevissimo video e postarli sui social facebook ecc ecc.

Con tutti i problemi che abbiamo mi sembrava che ben pochi potessero essere interessati alle sorti della democrazia di un paese così lontano dal nostro. Ma ha insistito e ho voluto fare qualcosa, almeno di simbolico. Ho pensato la puccola manifestazione sul vecchio ponte di legno di Pellizzano per più motivi. Innnanzititto è un ponte, e come sappiamo i ponti uniscono, collegano, e mai come in questi c’è bisogno di gettare e non acuire divisioni. E poi un motivo puramente ambientale con l’acqua che scorre sotto, la neve che circonda il tutto.

Mia figlia aveva avuto modo di incontrate la Aung San Suu Kyi a Yangon presso l’Ambasciata Inglese qualche anno fa, a seguito delle vicende contro i Roynga anche lì erano sorte perplessità nei confronti della sua persona. Va detto che la signora non aveva le mani libere, in realtà i militari hanno sempre di fatto avuto il controllo del paese. La costituzione prevede che la Aun non può essere presidente in quanto ha sposato uno straniero, il 25% dei seggi in parlamento spetta comunque ai militari e la costituzione per essere modificata ha bisogno di una maggioranza superiore al 75%».

IL VIDEO

 

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