Altri nove infermieri in quarantena i sindacati attaccano su Cles: "Protocollo non rispettato"

Dopo i 15 operatori sanitari messi in quarantena per il contatto con la donna di 83 anni al Reparto Geriatria delSanta Chiara di Trento, ieri la notizia di altri 12 operatori sanitari (stavolta dell'ospedale di Cles) in quarantena per i contatti avuti con il maestro di sci della Paganella giunto nel nosocomio e poi risultato positivo.

Fp Cgil e Cisl Fp del Trentino esprimono «fortissima preoccupazione» per le misure adottate dal sistema sanitario trentino dopo l’episodio di Coronavirus che si è verificato all’ospedale di Cles.
«Misure che, a quanto risulta alle organizzazioni sindacali, non sono coerenti con quanto annunciato la scorsa settimana da Azienda sanitaria e Provincia».

«Gli operatori dell’ospedale di Cles - sottolineano i sindacati - sarebbero venuti a contatto con il paziente per il quale non sono state attivate immediatamente le misure previste nel caso di sospetto contagio coerentemente ai protocolli che l’Azienda ha riferito di aver messo in campo per fronteggiare l’emergenza».

«Ci rendiamo conto della complessità della situazione e della sua rapidissima evoluzione. Riteniamo, comunque - aggiungono i sindacati - che la tutela della salute di tutti i lavoratori e in particolare del personale sanitario esposto a rischio debba essere ritenuta una priorità». I sindacati chiedono quindi un confronto urgente in Provincia per adottare contromisure sul piano organizzativo e procedure straordinarie per fronteggiare questa fase.

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