Una folla a Terzolas per Samuel: al funerale del diciannovenne le sue scarpe da calcio sul feretro

di Lorena Stablum

Le sue scarpette color arancione fosforescente, adagiate tra i fiori bianchi e rossi del feretro. Insieme ad una fotografia che lo ritrae sul campo da calcio con indosso la maglia della sua Solandra. Poi la lettera commossa di un compagno. Una folla immensa, a Terzolas, ieri pomeriggio si è raccolta intorno alla mamma Sara e al papà Marco, al fratello Gabriel, alle nonne Fiorella e Marta per l’ultimo saluto a Samuel Silvestri.

Un giovane di 19 anni strappato alla vita nel fiore degli anni da una malattia. Un ragazzo pieno di vitalità e impegnato, come lo ha descritto il parroco don Adolfo Scaramuzza, che non si è mai arreso nemmeno nei momenti più bui e difficili della sua malattia scoperta un anno fa, a gennaio.

«Samuel era un gran bravo ragazzo. Ponderava quello che diceva. Ci mancherà» ha aggiunto, a nome della società Solandra Calcio, il suo allenatore Romedio Menghini. «Ora giocherà la sua partita in cielo».

FOTO BERTOLINI

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