I cent'anni di suor Teresa: oggi a Schio una delegazione dei suoi paesani di Sporminore

La comunità di Sporminore festeggia il centesimo compleanno di suor Teresa Formolo, una vita da missionaria, prima persona del paese a raggiungere il secolo di vita.
Nata il 31 gennaio del 1920, Teresa Formolo prende la via del noviziato, e proprio negli ultimi mesi a Schio si trova a curare la sorella Giuseppina Bakhita, religiosa sudanese appartenente alla Congregazione delle Figlie della carità, che fu rapita da bimba, resa schiava con tutto che ciò comporta, poi acquistata dal console italiano in Sudan che le rese la libertà assumendola come domestica; assieme alla famiglia del console fuggì dal suo Paese a seguito della guerra Mahdista, giungendo a Genova; la ragazza (di cui non è noto il nome d’origine, Bakhita le era stato affibbiato dagli schiavisti, significa “fortunata”) fu poi affidata all’Istituto dei catecumeni di Venezia gestito dalle Canossiane, e lì decise di rimanere, prendendo i voti e rimanendo per il resto della vita a Schio, fino al 1947, con ruolo di infermiera nel corso della Grande Guerra, quando parte del convento fu adibito ad ospedale; poi fu portinaia, distinguendosi per gentilezza e modestia, la gente del comune veneto la chiamava “Madre Moreta”. Nell’ottobre 2000 papa Giovanni Paolo II la proclamò santa; nel novembre del 2017 il consiglio comunale di Schio le conferì la cittadinanza onoraria.
Proprio l’incontro con questa santa, scomparsa l’8 febbraio del 1947, ebbe una profonda influenza su suor Teresa Formolo, che dopo averla accudita nei mesi finali della dolorosa malattia che l’aveva colpita, decise di partire per la terra di missione, in India, vivendo la grande trasformazione del Paese asiatico, nel periodo dell’indipendenza.
Dopo aver servito per decenni la causa religiosa, suor Teresa ora è ospite della Casa Caritas di Schio; tuttora lucida e nota per il suo carattere granitico ed il forte temperamento, è soprannominata tra quelle mura “la roccia trentina”.
Il compleanno cade oggi (31 gennaio); suor Teresa, che ha mantenuto anche da religiosa il proprio nome di battesimo, sarà festeggiata dai suoi compaesani sabato 1 febbraio, quando da Sporminore partirà un pullman con autorità e cittadini, accompagnato dal nuovo parroco don Daniele Anselmi e dal coro parrocchiale. A Schio sarà celebrata una messa, e poi ricordata l’opera e la vita di questa suora coraggiosa e prima centenaria ricordata in paese, dove mai nessuno, uomo o donna, a memoria d’uomo ha mai raggiunto questo traguardo. L’iniziativa è stata promossa da Avos (Associazione volontari Sporminore), Comitato pastorale, Gruppo missionario, Coro parrocchiale e Circolo pensionati, e sposata dal comune, che ha stanziato un finanziamento per sostenere le spese e che, sindaco Giovanni Formolo in testa, sarà presente, con un segno di rappresentanza per la longeva ed attiva compaesana.

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