Dimaro, il rientro a casa a un anno dalla tempesta

Dopo oltre un anno dalla tempesta Vaia che ha portato morte (una donna uccisa nella propria casa da una colata di fango) e distruzione, gli abitanti di Dimaro da oggi possono tornare nelle proprie abitazioni. Il sindaco Andrea Lazzaroni ha infatti firmato l’ordinanza in virtù della quale l’area che era vietata all’accesso viene liberata e che è il primo passo per permettere il rientro nelle case, diverse tra le prime e le seconde abitazioni, delle decine di persone ancora sfollate a distanza di 394 giorni dal disastroso evento atmosferico che ha colpito il Trentino e la val di Sole con particolare violenza.

«L’ordinanza è il primo passo - dice Lazzaroni - poi una volta certificata l’agibilità, gli abitanti potranno rientrare». L’attesa è che già stasera la prima mezza dozzina di persone possa rimettere piede nel proprio appartamento.

Lazzaroni ha firmato anche una lettera per rimarcare l’importanza del momento: «Oggi è una giornata molto importante per la nostra comunità - si legge nella lettera firmata dal primo cittadino di Dimaro - 394 è un numero. A prima vista non dice nulla. Invece 394 sono i giorni che le tante persone residenti nella zona colpita dall’alluvione del 29 ottobre hanno vissuto furoi dalle loro case, un periodo triste e durissimo. Pochi minuti fa ho firmato l’ordinanza che libera la zona colpita dalle restrizioni della residenza e delle attività». Dopo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno lavorato per questo obiettivo, Lazzaroni ricorda che «una persona manca, sappiamo che il dolore è una cosa che non cura nemmeno il tempo, ma il dovere di guardare avanti diventa una nuova prospettiva di vita, un’alba per un futuro migliore. Ben tornati a casa».

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