La collezione Cavallini Sgarbi resta a Castel Caldes fino al prossimo 6 gennaio

Spostata al 6 gennaio 2020 la chiusura della mostra «La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Francesco Hayez», allestita a Castel Caldes, finora visitata da oltre 15.000 persone. Lo rendono noto gli organizzatori.

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cavallini Sgarbi, la Fondazione Elisabetta Sgarbi e la direzione artistica di Contemplazioni, è organizzata dall’Azienda per il turismo Val di Sole e promossa dalla Provincia autonoma di Trento, dal Castello del Buonconsiglio monumenti e collezioni provinciali, dal Comune di Caldes, da Trentino Marketing e dalla Comunità della Val di Sole.

L’esposizione - sottolineano gli organizzatori - «intende illustrare attraverso 80 capolavori, tra dipinti e sculture dal XV al XIX secolo, l’identità di una collezione idealmente senza confini, aperta a molte curiosità coincidenti con temi di studio sperimentati e altri del tutto nuovi».

La mostra è costata alla Provincia Autonoma di Trento 100 mila euro, mentre un'altra parte (più consistente) ce l'hanno messa l'Apt della val di Sole e i Comuni. La cosa fece scalpore, pochi mesi fa, con una interrogazione del consigliere del PD Alessio Manica. Alla qwuale il presidente della giunta Maurizio Fugatti - in conferenza stampa - rispose divertito: «Ha del miracoloso che Sgarbi faccia questa mostra dopo un mese che è stato nominato presidente del Mart». 

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