Pejo, quando la Miss ha quattro zampe

Una parata di 180 iscritte, 152 le “reginette” in gara, 19 le aziende rappresentate ma alla fine una sola sarà la vincitrice.
Ha tutti i crismi di un concorso di bellezza. E infatti lo è. Con tutto il contorno di spazzole, pettini, lustrini e paillettes. Ma le protagoniste pesano svariati quintali e hanno quattro zampe. L’obiettivo è farsi eleggere “Miss Val di Pejo a 4 zampe”.
L’appuntamento, per gli abitanti della Val di Pejo e la Val di Sole, non è certo una novità: le fiere del bestiame sono una tradizione che si perde nell’alba dei tempi. Un momento pluricentenario nel quale gli animali che scendono dai pascoli estivi in alta quota, tornano a valle, vengono festeggiati dalla popolazione locale e poi vengono esposti nei mercati contadini, in cerca di acquirenti.
A Cogolo di Peio sabato prossimo a partire dalle 10, quella tradizione rivivrà nella «Fera de Cogol», inserita nella Settimana dell’Agricoltura 2019. Gli animali partecipanti (vitelle, manzette e giovenche di razza Bruna, comprese tra i 10 e i 36 mesi di età), vengono divisi in categorie omogenee per età. Meticolosa è la preparazione effettuata dai proprietari, prima di esporli alla valutazione di un giudice inviato dalla Associazione Nazionale di razza, come richiesto dalla Federazione Provinciale Allevatori: pulizia per rendere luminoso il manto dopo i mesi estivi passati all’aperto, tosatura, pettinatura, acconciatura con lacca e brillantini.
Le candidate vengono poi fatte girare in un ring per facilitare la valutazione e, al termine della gara, a fine serata il giudice proclamerà la vincitrice che otterrà il titolo di Miss Val di Pejo, la sua “riserva” e una terza assoluta a cui verrà conferito il titolo di menzione d’onore della rassegna.
«Appuntamenti come questo – spiega Massimo Gentili, direttore della federazione Allevatori di Trento - possono sembrare eventi di puro folclore, ma in realtà sono momenti essenziali di confronto per valutare le caratteristiche delle specie bovine. Scegliendo gli animali migliori si assicura che i discendenti saranno più forti, più adatti all’ambiente nel quale dovranno vivere, più resistenti alle patologie.
È una cosa che gli allevatori sanno da secoli e oggi, nonostante i grandi progressi scientifici, la situazione non è poi cambiata molto. Le nostre fiere però sono diventate delle ottime occasioni, anche per turisti e amanti della montagna, per scoprire i segreti della vita montana e per comprendere l’importanza delle attività agricole per garantire un futuro sostenibile a queste valli».
La Settimana dell’Agricoltura, in pieno svolgimento con tante iniziative, è organizzata dal Comune di Peio in collaborazione con il Consorzio Turistico Pejo 3000, l’Azienda per il Turismo della Val di Sole, Peio e Rabbi, l’Associazione Allevatori Val di Pejo e l’Ecomuseo Piccolo Mondo Alpino.

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