Ladri in valle: «Abbiamo paura» Gruppo Whatsapp per difendersi

di Patrizia Todesco

Una banda di ladri ha preso di mira in questa settimane la valle di Non seminando paura e rabbia tra la popolazione. Decine i furti denunciati, tutti in abitazione. Tra le zone più colpite quelle del Comune di Predaia, con i paesi di Segno, Mollaro e Taio. La tensione è tale che a Taio gli abitanti hanno creato un gruppo whatsapp al quale hanno aderito 150 persone dove viene segnalato qualsiasi movimento sospetto, di giorno o di notte, in modo da poter prevenire nuove intrusioni. «L’ultimo raid risale a tre notti fa - spiega una residente - e sono entrati in tre abitazioni. Hanno anche rubato una vettura utilizzata probabilmente per caricare la merce rubata».

Sembra che la banda sia particolarmente scaltra. I furti sono stati registrati sia di giorno che di notte. In case con allarme e senza. «Da me - racconta la donna - sono entrati la sera, verso le 21 e 30. Hanno forzato l’imposta della porta finestra, sono entrati ed è scattato l’allarme. Non si sono persi d’animo. Hanno girato per casa prelevando i soldi e i gioielli che hanno trovato e poi in un minuto erano già fuori. Li hanno visti scavalcare e scappare». A distanza di giorni, però, la donna è ancora provata: «Non dormiamo più, abbiamo paura, sia io e mio marito che nostra figlia. Il problema è qui in zona ci sono tante case isolate e campi dove è facile nascondersi e scappare».
Nei giorni scorsi, a Taio, sono entrati nelle abitazioni anche mentre le persone dormivano all’interno ed stata utilizzata la mola a disco per prelevare cassaforti murate. «Cercano ori e soldi - racconta la donna e purtroppo ci sentiamo sotto assedio. Non passa giorno che in qualcuno non venga derubato, qui a Predaia ma anche a Cles, Coredo e altri paesi della valle di Non».

Sembra che in nessun caso i ladri abbiano usato violenza, ma è evidente che quando la tensione è così alta e i furti così numerosi il pericolo è elevato. Il gruppo whatsapp può sicuramente essere un ottimo aiuto soprattutto per poi comunicare in tempo reale ai carabinieri eventuali avvistamenti o personaggio sospetti. Le pattuglie dei carabinieri sul territorio ci sono ma solitamente queste bande vengono incastrate dalle indagini grazie agli elementi raccolti più che colte in flagranza di reato.

È poi evidente che da quando è noto che in valle imperversa una banda come quella che sta colpendo in questi giorni anche i residenti non possono mai abbassare la guardia. Dunque porte blindate rigorosamente chiuse, grate sulle finestre, antifurti installati. Niente finestra aperte anche se il caldo si fa ancora sentire e nessuno indicazioni sui social quando si parte per le vacanze. Evidente che, sapendo che in casa non c’è nessuno, soprattutto quando le abitazioni sono isolate, i ladri sanno di poter agire di notte e indisturbati perché i proprietari avranno la brutta sorpresa della visita solo al rientro e quindi solo a quel punto scatterà l’allarme.

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