Uno Stelvio hi-tech: il Parco "virtuale"

di Lorena Stablum

È un’escursione virtuale all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio Trentino che alterna momenti di scoperta a quelli di apprendimento e conoscenza.

Il nuovo Centro visitatori, che sta prendendo forma al piano terra della sede di Cogolo, in Val di Peio, porterà alla scoperta delle meraviglie e degli ambienti naturali più significativi dell’area protetta.

Una vera e propria porta d’accesso alla riserva naturalistica, che ancor prima di mettere materialmente piede sui sentieri e nei boschi del Parco, farà vivere al turista una gamma di emozioni indimenticabili grazie a un allestimento multimediale particolarmente curato, fatto di immagini video e fotografiche, suggestioni musicali, sonore e visive e parti scritte.

Promosso dal Comune di Peio, guidato dal sindaco Angelo Dalpez, per conto dell’ente e progettato dagli architetti Daniele Bertolini e Catia Meneghini dello studio Art&Craft di Pellizzano, il percorso espositivo approfondisce vari aspetti, dall’ambito territoriale e geografico in cui si sviluppa il Parco, agli ecosistemi esistenti fino alla presenza umana. Il bosco, l’alpe, il ghiacciaio, l’acqua, l’ambiente antropizzato: lungo gli spazi della struttura, il visitatore non riceverà le informazioni in modo nozionistico o didascalico, bensì sarà letteralmente immerso in ambienti sensibili che gli faranno vivere in successione l’incanto del bosco, il silenzio e le solitudini delle alte quote, il maestoso scenario dei ghiacciai, la fugace apparizione di un animale selvatico. Il visitatore desideroso di approfondimenti troverà comunque in ciascun ambiente monitor touch dai quali attingere notizie particolareggiate sugli argomenti trattati, così come anche i bambini più piccoli avranno a loro disposizione dispositivi interattivi di tipo sensoriale adatti alla loro particolare attitudine all’apprendimento.

«È un allestimento adatto a tutti ed è sicuramente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico - commenta il vicesindaco di Peio Paolo Moreschini -. I percorsi tematici sono studiati molto bene e sono sicuro che, oltre ad essere un ottimo strumento di promozione turistica, saranno anche un’offerta importante per le scuole». Posizionato proprio sul confine dell’area protetta, il centro visitatori per Romano Stanchina, dirigente di recente nomina del settore trentino del Parco, «sarà il biglietto da visita dell’ente». «Sarà il primo posto in cui il turista verrà a contatto con il Parco e nel quale potrà conoscere il suo grande ambiente naturale - spiega Stanchina -. Sappiamo bene quanto conti oggi riuscire a emozionare i visitatori. Un centro visitatori interattivo, come questo, saprà offrire sicuramente stimoli interessanti».

Il Parco trova così a Cogolo il proprio centro visitatori - era atteso almeno dal 2005 - ma sta portando avanti anche la realizzazione di un secondo punto di visita, che sarà collocato nella nuova struttura realizzata alle Fonti di Rabbi proprio per tale scopo. «Un po’ alla volta ci stiamo arrivando - afferma infatti il presidente del Comitato provinciale di indirizzo e coordinamento Lorenzo Cicolini -. L’obiettivo è quello di creare qualcosa che possa emozionare davvero il visitatore grazie all’uso dei linguaggi più moderni e contemporanei. A Rabbi abbiamo chiesto l’aiuto del Muse, che dovrebbe consegnare a breve il progetto».

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