Bonifica, protesta con cartelli: polemiche contro il comune di Ville d'Anaunia

di Guido Smadelli

«Questo bosco verrà tagliato! Grazie comune di Ville d'Anaunia e Consorzio miglioramento fondiario! I cittadini». 
Il cartello, probabilmente destinato a breve vita, è stato posizionato ieri da un gruppetto di aderenti al Comitato Boschi là dove due ettari di bosco comunale saranno abbattuti per far posto ad una bonifica agraria: per coltivare biologico, il Cmf di Tuenno ha deciso un riordino su sei ettari di meleti in località Valgrande, ma già che c'era l'opportunità, grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale, il terreno agricolo è diventato di otto ettari, con l'abbattimento di due di bosco. 
«Ci dicono che è un bosco di pino nero, quindi povero», afferma uno dei contestatori. «Come si può vedere c'è del pino nero, ma ci sono anche larici ed abeti, quindi definirlo bosco povero è prettamente funzionale all'abbattimento». 
Un piccolo gruppetto all'opera, in rappresentanza però degli oltre 400 cittadini che hanno sottoscritto la petizione in cui si dichiarava contrarietà ad un simile intervento. «Purtroppo - viene affermato - anche in questo caso vengono tolti dei diritti, tra cui quello di uso civico, a tutti, per avvantaggiare pochi». 
Il Comitato boschi non si è limitato a posare il cartello di cui sopra. Su molte piante sono stati affissi dei manifestini stampati al computer, con la scritta «Questo albero sarà abbattuto» e con identici ringraziamenti ai fautori del disboscamento. Ormai le piante sono state segnate e martellate, sono stati posti i picchetti che delimitano l'area, tra non molto al bosco si sostituirà una radura che poi sarà riempita di meli, circondata da scogliere di massi, e via dicendo. 
La vicenda ha preso avvio un anno fa, non sono mancate le proteste, le richieste di chiarimenti, e il Comitato boschi ha il dente avvelenato: perché da parte dell'amministrazione comunale non ci sarebbe mai stata risposta agli interrogativi posti e tutto sarebbe proseguito come se la voce di qualche centinaio di persone contasse zero. Il solo dato positivo è che la Forestale ha deciso di conservare un lembo del bosco a tutela del parco di località «Splazoi», quanto meno per evitare che dei bambini che frequentano quel parco - lontano dal traffico e dai pericoli - siano irrorati come i futuri meleti. sia pure «bio». «Una modesta soddisfazione», dicono gli esponenti del comitato.

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