Da gennaio dell'anno prossimo nascerà il nuovo Comune di Novella, niente referendum

Il primo gennaio 2020 il Comune di Novella diventerà realtà. A confermarlo è stato l’assessore regionale agli enti locali Claudio Cia nel corso di una riunione con i rappresentanti dei Comuni che si è tenuta nel Municipio di Revò.
La visita dell’assessore, accompagnato dai tecnici della Regione e dal proprio staff di segreteria, era legata alla richiesta di un possibile stop alla fusione, nata in seguito ad una raccolta firme con la quale veniva chiesto ai rispettivi Consigli comunali di «annullare la fusione del futuro Comune, proponendo eventualmente un nuovo referendum».
In seguito a tale iniziativa alcuni dei Consigli dei Comuni interessati (tra i quali Revò e Brez) avevano assunto delle proprie delibere con le quali si prendeva atto della richiesta. L’assessore regionale, che nel mese di giugno aveva incontrato una delegazione dei firmatari e ora ha incontrato i sindaci dei 5 comuni, ha poi preso carta e penna per scrivere ai primi cittadini e fornire puntuali elementi di risposta.
Nella sua lettera l’assessore evidenzia come la petizione popolare motivi la richiesta con la sospensione delle cosiddette gestioni associate, situazione che farebbe venire meno una delle ragioni che avrebbero indotto la maggioranza degli elettori ad esprimersi favorevolmente nel referendum del 22 maggio 2016. «Pur comprendendo il disagio e le preoccupazioni espresse da taluno degli amministratori presenti alla riunione – scrive Claudio Cia - mi corre l’obbligo di ribadire con chiarezza che la modifica della disciplina provinciale sull’esercizio in forma associata di funzioni, compiti e attività dei comuni non comporta alcuna modifica della legge regionale relativa alla fusione di comuni, né esplica effetti rispetto ai procedimenti di fusione di comuni già approvati dalle popolazioni interessate – attraverso il referendum, unico strumento riconosciuto dall’ordinamento come idoneo ad esprimere la volontà popolare attraverso il voto libero e segreto – e dal Consiglio regionale, con l’approvazione della legge regionale istitutiva del nuovo comune».
L’assessore spiega che nel positivo incontro con i sindaci non sono emerse difficoltà o elementi di criticità di particolare gravità, e ribadisce l’impegno ad adoperarsi presso la Giunta provinciale per trovare soluzione ai problemi concreti che dovessero emergere relativamente ai servizi da assicurare alla popolazione. «Pur ritenendo eccessivo il lasso di tempo che separa l’effettuazione del referendum consultivo e la data di istituzione del nuovo Comune di Novella – scrive l’assessore - ho appreso con soddisfazione che i Comuni hanno intrapreso nel frattempo un articolato percorso, che può dirsi ormai sostanzialmente e positivamente concluso, di coordinamento organizzativo, di implementazione dei programmi gestionali informatici, di condivisione dei procedimenti amministrativi e operativi, anche grazie ai contributi regionali già erogati».
La Regione – come ha ricordato Cia - sosterrà il Comune nei primi dieci anni di attività, con i contributi regionali massimi previsti di 292.000 euro per gli anni dal 2020 al 2024, 277.400 per l’anno 2025 e quindi 262.800, 248.200, 233.600 e 219.000 per il 2029, oltre a 300.000 euro di contributo straordinario già erogato per l’attivazione della fusione.

NELLAS FOTO: da sinistra: Ivan Dalpiaz Sindaco di Cagnò, Remo Menghini Sindaco di Brez, Claudio Cia Assessore regionale, Yvette Maccani Sindaco di Revò, Natale Floretta Sindaco di Cloz, Luca Albertini vice-sindaco di Romallo, Mauro Corazza Assessore di Brez.

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