Salvò una bambina in piscina Cles premia il giovane Ahmed

Non ci aveva pensato un secondo e si era buttato in acqua. E così ha salvato la vita di una bambina di sette anni. Era il 23 giugno scorso e Ahmed Hemouichi, 14 anni, era con alcuni amici in piscina a Salorno. Si è tuffato, ha afferrato la piccola finita in fondo alla vasca e l’ha portata fuori. Poi sono arrivati i bagnini che hanno praticato il massaggio cardiaco.

Ahmed, di origine marocchina, vive e studia a Cles. Frequenta l’istituto Enaip. Il padre fa il corriere e la madre sta cercando lavoro. La famiglia prima abitava in Sardegna. Il loro trasferimento in Trentino è recente ma Ahmed, anche grazie a questo atto di coraggio, è ormai molto noto in Val di Non. E così l’amministrazione comunale, nella seduta del Consiglio di ieri sera, ha voluto ringraziarlo, dargli un segno di stima da parte dell’intera comunità.

«Non voglio che ci siano strumentalizzazioni anche perché stiamo parlando di un minorenne - commenta il sindaco Ruggero Mucchi - . Semplicemente abbiamo pensato che fosse doveroso un riconoscimento per questo ragazzo. Vogliamo semplicemente complimentarci con lui, per la sua prontezza e la sua determinazione. Ci piaceva l’idea di dire “bravo” - e di farlo pubblicamente - ad un giovane per ciò che è riuscito a fare».

Ad Ahmed è stata regalata una spilletta argentata del municipio e un libro illustrato della Sardegna, visto che quella è stata la prima casa della famiglia Hemouichi. «Quello che ha fatto lui non è affatto facile - prosegue il primo cittadino - Pensate cosa vuol dire andare in fondo ad una piscina per salvare una bambina. Gli regaliamo quella spilletta, di cui probabilmente Ahmed non si farà nulla, ma vuole essere un gesto simbolico».

Il salvataggio nel lido di Salorno era avvenuto poco prima delle cinque del pomeriggio del 23 giugno, quando nello stabilimento c’erano circa 500 persone. Stando alla ricostruzione dei fatti, la bambina di origine egiziana, era in compagnia del papà. Era sul bordo della vasca quando è stata spinta in acqua, forse per scherzo o forse come reazione perché, poco prima, aveva urtato un bambino, facendolo cadere. La piccola ha perso l’equilibrio ed è subito finita sotto. I bambini che hanno assistito alla scena hanno immediatamente capito la situazione di pericolo perché l’hanno vista sbracciarsi ed era evidente che non sapeva tenersi a galla. Hanno quindi chiamato Ahmed, che si trovava poco lontano.

Gli hanno urlato: «Buttati! La bambina sta annegando». Il ragazzino non capiva se si trattava di uno scherzo o della verità, ma non ci ha pensato due volte e si è tuffato. «Mi sono buttato e l’ho vista - ha raccontato - Era sul fondo della vasca, immobile. Aveva le labbra ormai viola. L’ho presa e l’ho tirata su. Poi mi hanno aiutato a metterla sul bordo della vasca».

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