I Beatles, il "Va’ Pensiero" e i canti per l'addio a Lorenzo Muzzi

La musica dei Beatles, il «Va’ Pensiero» dal Nabucco di Verdi, i canti corali e tante altre note (anche liete) hanno salutato ieri nel migliore dei modi il baritono e polistrumentista Lorenzo Muzzi, mancato improvvisamente domenica scorsa a soli 47 anni mentre si recava in chiesa a Cortina di Vermiglio, per accompagnare all’organo il coro impegnato nella messa per i santi Pietro e Paolo.

La cerimonia, celebrata nella piccola chiesetta di Ortisè di Mezzana (dove Muzzi risiedeva da 5 anni), è stata tutto tranne che banale e scontata. Circa 200 persone, tra cui tanti musicisti trentini e non solo, che avevano condiviso con il baritono concerti e collaborazioni, si sono strette intorno alla famiglia di Lorenzo (la mamma, il compagno, i due giovani figli maschi). Presenti anche diversi sindaci della valle tra qui quelli di Mezzana, Pellizzano e Vermiglio, la messa è stata celebrata dai parroci di Vermiglio don Enrico Pret e don Riccardo Pedrotti e dal parroco di Ossana don Giovanni Torresani.

Ma prima delle esequie, sul sagrato sono risuonate le note dei Beatles, eseguite alla chitarra da uno dei figli, mentre una rappresentanza del coro Arcobaleno, altri cori e alcuni musicisti hanno voluto omaggiare il loro maestro e compagno. Un ricordo è stato letto da una bimba del coro parrocchiale di Vermiglio, uno dei due attivi nella chiesa dove il musicista suonava l’organo, mentre il «Va’ Pensiero» e altri due brani incisi da Lorenzo Muzzi (che aveva cantato in Italia e all’estero, lasciando ovunque un ricordo bellissimo) hanno accompagnato il feretro all’uscita, tra la commozione di tutti (foto di Isidoro Bertolini).

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