Forzano una teca in chiesa Rubate le offerte votive

di Leonardo Pontalti

Un furto in chiesa. Tra i più odiosi, che per di più ha finito per guastare - fortunatamente solo in parte - il clima di festa che la frazione di Pizzano si apprestava a vivere nel fine settimana per la tradizionale sagra.

I malviventi proprio nei giorni scorsi, prima che la comunità si apprestasse ad animarsi per la manifestazione, sono riusciti a forzare la teca in vetro che si trova all’interno della chiesa parrocchiale, intitolata ai santi Fabiano e Sebastiano, sotto la statua della Madonna delle Grazie.

Un contenitore nel quale per anni i fedeli - soprattutto chi, tradizionalmente, ha lasciato la zona per trasferirsi altrove - hanno lasciato donazioni votive, per ringraziare la Madonna. Donazioni di gioielli, collane, orecchini, molto spesso oggetti conservati per generazioni dalle famiglie e che sono state consegnate in chiesa come segno di gratitudine per il buon esito ad esempio della ricerca di un posto di lavoro, o per la felice soluzione di problemi di salute.
Nei giorni scorsi, molto probabilmente giovedì, ignoti si sono fatti beffe del valore affettivo degli oggetti e soprattutto di quello assunto una volta donato come ringraziamento, forzando la porta in vetro e metallo della teca e facendo sparire oggetti per un valore stimato in circa duemila euro: sei anelli, due collane, sei coppie di orecchini, una croce in metallo.

Il parroco di Vermiglio e dell’unità pastorale di Peio, don Enrico Pret, non ha potuto fare altro che rivolgersi ai carabinieri della compagnia di Cles, che ora stanno cercando di raccogliere tutti gli elementi possibili per risalire al responsabile o ai responsabili e soprattutto di recuperare la refurtiva, prima che venga rivenduta per ricavarne contante.
Non è purtroppo la prima volta che la teca delle donazioni votive, dotata di vetro antisfondamento e serratura, viene presa di mira dai malviventi. Un furto analogo era stato messo a segno nel dicembre del 2011. Allora erano spariti preziosi per circa seimila euro.

La chiesa sorge sull’antica strada del passo del Tonale alla sommità del dosso omonimo, a dominare l’abitato di Pizzano. L’esistenza dell’edificio è documentata a partire dalla visita pastorale del 1537. In seguito subì una serie di rifacimenti che non andarono a mutare profondamente l’assetto originario. Il campanile si erge sul fianco orientale, coperto da una cuspide piramidale. L’interno si articola in una navata unica coperta da una volta a crociera, sottolineata da costoloni in pietra grigia che si ritrova a rivestire l’arco santo, che precede un presbiterio con abside poligonale. L’opera più preziosa è un affresco dipinto da Simone Baschenis nel 1542.

Alla luce del nuovo furto ora in parrocchia si valuterà se procedere alla chiusura della chiesa, attualmente sempre aperta tutto il giorno. Non sono stati infatti trovati segni di scasso se non sulla teca.

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