Truffa ad anziana 90enne Arrestato un pregiudicato

I carabinieri della Compagnia di Cles hanno arrestato un pregiudicato di 57 anni con l’accusa di circonvenzione di incapace e truffa. L’uomo avrebbe guadagnato la fiducia di una 90enne per impossessarsi dei suoi gioielli e di diverse migliaia di euro in contanti. I militari, che lo hanno rintracciato in paese, dove si era trasferito da qualche settimana, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare disposta dal Tribunale di Trento.

L’autorità giudiziaria, sulla base delle indagini condotte dalla Squadra mobile di Trento, ha infatti giudicato assolutamente gravi gli indizi di colpevolezza raccolti a carico dell’uomo e, in ragione anche della sua oggettiva «pericolosità» - dedotta chiaramente da altri, numerosi reati della stessa natura commessi, con regolarità, in giro per l’Italia - ne ha disposto la cattura in regime di «custodia domiciliare».

L’anziana residente a Trento non è stata altro che l’ennesima vittima di un consolidato «copione». Con un’educazione imbarazzante e modi di fare via via più premurosi, l’impostore, che la prima volta l’aveva avvicinata presso un esercizio pubblico offrendosi di accompagnarla a casa, ed era riuscito a conquistare la considerazione della signora. Il 53enne aveva poi preso a frequentare casa della donna, prima per un caffè, poi per più lunghe chiacchierate. Era arrivato così a mettere gli occhi sui suoi gioielli e, con il pretesto di affidarli ad una persona che glieli avrebbe lucidati, se li era fatti consegnare.

E ancora, adducendo uno stato di necessità ovvero esigenze economiche dovute ad un impellente matrimonio con una donna che lo avrebbe tra l’altro reso padre, aveva indotto la signora a concedergli «prestiti» per quasi 5.000 euro, contanti puntualmente prelevati presso un istituto di credito del capoluogo. Sono state le continue richieste di denaro, e la mancata restituzione dei gioielli, ad allarmare la signora che, ad un certo punto, ha deciso di condividere i suoi dubbi con sua figlia. Ha così preso consapevolezza del raggiro, che ha denunciato presso la Questura di Trento.

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