Cles, un secolo e mezzo dal ritrovamento della preziosa «Tavola Clesiana»: la festa

di Federica Chini

Lunedì prossimo saranno trascorsi esattamente 150 anni dal ritrovamento della Tavola Clesiana, avvenuto il 29 aprile del 1869 nell’area dei Campi Neri. Un documento storico su una lastra di bronzo di capitale significato per il Trentino e le comunità locali che riporta l’editto dell’imperatore Claudio emanato nell’anno 46, il quale concedeva la cittadinanza romana ad alcune popolazioni, tra cui gli Anauni.
Per commemorare la ricorrenza l’amministrazione comunale ha organizzato una serie di appuntamenti culturali in collaborazione con Pro Cultura Centro Studi Nonesi, Circolo Filatelico e Numismatico Clesiano, Sovrintendenza ai Beni Culturali e con il coinvolgimento dell’istituto comprensivo «Bernardo Clesio» e l’Apsp «Santa Maria», che sorgono proprio nell’area in cui è stato riportata alla luce la lastra.
Il sindaco Ruggero Mucchi e l’assessore alla cultura Vito Apuzzo evidenziano la rilevanza dell’anniversario: «La Tavola Clesiana è un simbolo politico oltre che storico e non potevamo lasciar passare inosservato il centocinquantenario» commenta il primo cittadino, che sottolinea, insieme ad Apuzzo, la vivacità delle iniziative culturali proposte dal Comune, sempre più apprezzate dai censiti.
Per l’occasione sarà aperto a Palazzo Assessorile alle 14 e 30 un ufficio postale distaccato con il supporto di Patrizia Pascale - responsabile dell’area filatelica regionale - con la possibilità di spedire documenti con uno speciale annullo (un timbro postale) che riporta la Tavola Clesiana, di affrancare due francobolli speciali ed acquistare tre cartoline in edizione limitata che rappresentano rispettivamente un panorama sulla borgata, una riproduzione degli anni Trenta del documento ed una foto del Consiglio Comunale dei Ragazzi nel sito archeologico.
Per quanto riguarda le proposte culturali, è previsto dalle 18 in poi un lungo incontro presso la sala baronale del palazzo, moderato dal dottor Andrea Graiff, in cui si inquadrerà la storia della Tavola Clesiana con esperti e studiosi e verranno presentati due volumi. Dopo il saluto delle autorità interverranno Lorenza Endrizzi con un excursus sulla valenza archeologica della Tavola e sulle aree di ricerca a Cles e sul territorio locale, corredato da una breve illustrazione di un libro dedicato all’archeologo, politico ed archivista Luigi de’Campi (1846-1917), Anna Maria Azzolini del Castello del Buonconsiglio - con un contributo sulla crucialità storica, politica e sociale del documento, il suo ritrovamento, la successiva vendita al Comune di Trento e la sua musealizzazione - e Giulia Stringari di Pro Cultura con una presentazione di una tesi di laurea, redatta da Martina d’Agostino, sul diritto romano nella Tavola Clesiana (esposizione che sarà ulteriormente approfondita in una serata il prossimo 15 maggio). Prenderanno parte alla conferenza anche la reggente dell’istituto comprensivo Teresa Periti, i ragazzi del consiglio comunale giovanile e la presidente della casa di riposo Laura Flor. «Nel 1866 il kaiser Francesco Giuseppe sottoscrisse un documento con il quale si intendeva germanizzare le aree del Tirolo italiano, ritenute occupate da genti italiane: la Tavola Clesiana, rinvenuta tre anni dopo, fu utilizzata per controbattere tale affermazione» osserva il professor Luigi Parrinello di Pro Cultura.

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