Strada per Tovel chiusa, Fero si incatena

La chiusura invernale della strada per la Val di Tovel torna a suscitare la protesta della famiglia Valentini del ristorante Capriolo, che di fatto è costretto a chiudere perché rimane isolato. Ferruccio Valentini, ieri, ha fatto il gesto di incatenarsi davanti ai cartelli di divieto che bloccano l'ingresso alla vallata, riposizionati ieri mattina.

La strada è stata chiusa dopo il forte maltempo di fine ottobre, una settimana fa è stata riaperta in alcune fasce orarie e al ristorante Capriolo sperava di poter lavorare durante le festività. Ma il sopralluogo dei geologi provinciali ha dato esito negativo. Al Capriolo, dove hanno investito 1 milione e 300 mila euro nella struttura e inaugurato solo il 13 settembre scorso sono esasperati: «Avevo tutti i giorni oltre un centinaio di coperti - spiega Lorenzo Valentini - sono fermo da 40 giorni e vengono a dirmi che la strada sarà chiusa fino al 30 aprile. Come facciamo ad andare avanti? Chiedo alla Provincia di fare i lavori se è pericoloso, ma lasciateci aprire per le festività». Un appello che non pare destinato ad essere accolto perché in ballo c'è la sicurezza alle persone.

«Ci sta a cuore la riapertura della strada per il ristorante al Capriolo e più in generale in prospettiva di sviluppo turistico - spiega il sindaco di Ville d'Anaunia Francesco Facinelli che, va detto, non ha competenza diretta sulla cosa, perchè la strada è provinciale - abbiamo fatto molti incontri, l'ultimo ieri quando i geologi ci hanno detto che non ci sono le condizioni di sicurezza. Abbiamo chiesto alla Provincia di quantificarci con dati oggettivi l'aumento del rischio a seguito dei fenomeni alluvionali di fine ottobre in una relazione». È un ventennio che la strada per Tovel è chiusa d'inverno, negli ultimi 3 anni c'è stata una deroga che però, ora, e questa è la motivazione fornita nell'incontro, con l'aggravarsi delle condizioni della strada non è più possibile concedere.

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