All'ospedale di Cles un ambulatorio a misura di bimbo a cura di AChiPe onlus

È un progetto che vuole aiutare e sostenere le famiglie in un periodo particolarmente delicato e difficile, quello della malattia del proprio bambino, e, nel contempo, creare un ambiente confortevole dove i piccoli pazienti possano sentirsi a loro agio. Da circa cinque mesi, è attivo il nuovo ambulatorio pediatrico periferico che trova ospitalità nel reparto di Pediatria, al quarto piano del Presidio ospedaliero di Cles (ogni terzo giovedì del mese dalle 8 alle 14). Un ambulatorio il cui allestimento è curato dall’Associazione AChiPe onlus, acronimo di Amici della Chirurgia Pediatrica Trentina, che ha trovato una grande collaborazione nella Cassa rurale Val di Non, Cassa rurale Novella Alta Anaunia e Cassa rurale Val di Sole. La collaborazione è stata ufficializzata ieri mattina, nella sede della Cassa rurale Val di Non.
Le tre banche di credito cooperativo, infatti, hanno sostenuto il progetto con un finanziamento di 10.500 euro che la onlus ha investito per ricreare nell’ambulatorio territoriale di Cles - attraverso la predisposizione di una grafica divertente sulle pareti e la presenza di giochi e materiale ludico ecologico ed ecosostenibile adatti all’età e alla situazione - un’atmosfera familiare, colorata, a misura di bambino per ridurre l’impatto psicologico negativo nei piccoli pazienti.
«Quello di oggi - ha spiegato il presidente della Cr Val di Non Silvio Mucchi - è un segno di grande disponibilità verso le nostre comunità. Le tre rurali lavorano insieme per essere trasversalmente vicine alle realtà di volontariato principali del territorio e lo fanno in un ambito importantissimo come quello della salute. In questa iniziativa, c’è poi qualcosa che ci tocca ancor di più visto che riguarda i bambini». 
Ha quindi ribadito il valore del progetto il presidente della rurale solandra Claudio Valorz confermando, così come ha fatto anche il presidente della Cr Novella Alta Anaunia Fernando Miccoli, l’apertura nei confronti di iniziative che siano nello spirito di sostenere il territorio. 
«Queste valli si sono dimostrate fin da subito sensibili ai nostri temi - ha commentato la presidente di AChiPe Roberta Roman -. Lo scopo della nostra onlus è quello di creare una rete di aiuto per i genitori che devono affrontare un momento disorientante». 
Nata nel luglio del 2016 dalla volontà di alcuni genitori di bambini curati nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’Ospedale Santa Chiara di Trento e da alcuni medici chirurghi dello stesso ospedale, AChiPe vuole infatti fornire aiuto, informazioni, supporto e assistenza ai bambini affetti da patologie chirurgiche pediatriche e alle loro famiglie cercando di dare voce alle loro necessità e bisogni. 
«Questo non è un semplice contributo ma è un finanziamento a un progetto preciso - ha aggiunto Michele Corroppolo, collaboratore dell’associazione -. La nascita degli ambulatori periferici va incontro a quelle famiglie che per portare il figlio a una visita medica, che dura magari solo un quarto d’ora, deve fare un viaggio di un’ora o un’ora e mezzo». 
Daniela Zanon, infine, in rappresentanza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha evidenziato come non solo sia importante per le famiglie trovare un ambiente accogliente, ma come l’ambulatorio periferico possa essere un valore aggiunto anche per l’integrazione sanitaria tra medici specialistici e pediatri.

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