Rabbi, nuova fonte termale in arrivo

di Guido Smadelli

Una nuova fonte termale sarà disponibile, a breve salvo intoppi, per il Centro termale della Val di Rabbi. Un fonte che garantirà maggior portata di quella in uso: ma la cui acqua ha sotto ogni profilo caratteristiche più ricche di quella nota da secoli. Un solo esempio: a livello di anidride carbonica, si giunge quasi al raddoppio percentuale; ma è confermato anche maggior contenuto di ferro ed altri componenti.

«Una fonte che garantirà ulteriore potenziale per il centro termale», conferma il sindaco Lorenzo Cicolini. «Ora siamo giunti quasi a conclusione dell’iter, dopo anni di lavoro, potrei dire che si è in dirittura d’arrivo».
L’avvio della ricerca di nuove fonti termali è datato novembre 2007; con delibera giuntale veniva dato incarico al geologo Andrea Fuganti di Trento specifico incarico. L’attività di ricerca, con trivellazioni, si svolgeva nell’area del permesso minerario Rabbies negli anni 2010 e 2011, e veniva individuata la cosiddetta Nuova Fonte, nel pozzo 2, «avente caratteristiche microbiologiche e chimiche tali da poter essere affiancata a quella già utilizzata presso lo stabilimento termale e proveniente dall’Antica fonte, conosciuta e sfruttata fin dal 1600».
Per potere però utilizzare quell’acqua a scopo termale è necessario che essa sia studiata, conosciuta e descritta, come da indicazioni contenute nel decreto del Ministero della salute del 10 febbraio 2015, «quale condizione indispensabile per ottenerne successivamente il riconoscimento per l’utilizzo a fini idrotermali».

Ora, appunto, l’ultimo atto: la giunta comunale ha deciso di affidare il compito allo studio Geoexpert International srl di Trento, a fronte di un compenso quantificato in quasi 33 mila euro (Iva compresa), cui spetta la stesura analitica della documentazione richiesta dal Ministero; responsabile scientifico del materiale prodotto sarà comunque il geologo Andrea Fuganti, che come detto ha già condotto precedenti analisi e studi per conto dell’amministrazione, anche in relazione all’acqua attualmente utilizzata presso lo stabilimento termale.

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