Piscina di Ronzone, partenza col botto

di Guido Smadelli

Partenza col botto per il nuovo centro acquatico di Ronzone. Il primo giorno d’apertura, venerdì scorso, 200 ingressi. Il secondo, sabato, con una giornata ancora caratterizzata da alte temperature e sole a tutto cielo, e al botteghino si sono contati poco meno di 500 ingressi. 
 
Giovani, famigliole, turisti: ogni piazzola degli ampi parcheggi realizzati occupata, tanti bimbi a sguazzare nei 150 metri quadrati di piscinetta loro destinata, alternando lo sfogo dell’euforia al parco giochi interno, tanti amanti della tintarella sulle zone a prato, tantissimi nuotatori nei 315 metri quadrati della semiolimpionica.
Dall’alto, a bordo dei parcheggi sovrastanti il complesso, una fugace apparizione il sindaco Stefano Endrizzi: «Hai visto che roba? Mi sa che si sia partiti col piede giusto».
 
Alla cassa Mauro Zambaldi, legale rappresentante della Security di Calceranica, società impegnata da piscine regionali ai laghi, fino a giungere sulla Riviera Adriatica: «Questa però è un’esperienza nuova, una scommessa stimolante - afferma Zambaldi. - Nelle altre realtà siamo presenti a livello di sicurezza (bagnini), infermieristica e cose simili. Qui siamo coinvolti anche nella gestione della cassa, nel funzionamento delle attrezzature ed altro, per noi è una novità. Dopo queste due prime giornate di apertura possiamo dire che tutto funziona al meglio, c’è solo qualche piccolo problemino da risolvere, ma si tratta di inezie». Ad esempio, la cartellonistica che indica i percorsi interni del complesso: va ingrandita, resa più visibile. Cose di poco conto, comunque.
 
Il ritmo iniziale non potrà aumentare di molto, sull’ettaro e mezzo occupato dalle varie strutture, cui si aggiungerà in futuro altrettanto terreno. «Credo che con circa 500 persone, come sabato, si sia al limite», afferma Mauro Zambaldi. «O quanto meno al numero ottimale di presenze, più di così si rischia un sovraffollamento che non si coniuga con lo starsene in pace a trascorrere una giornata all’aperto».
 
La massiccia presenza delle due prime giornate è stata legata anche a condizioni meteo ottimali. Già domenica si è registrato un calo, ma la possibilità di copertura (telescopica, nelle prime due giornate era ovviamente aperta) garantisce comunque a chi vuole la possibilità di starsene in acqua, e in un ambiente caldo, anche in caso di maltempo. 
 
L’opera, costata 4 milioni di euro, non dovrebbe creare problemi. Anzi, l’allacciamento al teleriscaldamento consente di abbattere notevolmente i costi. Il primo bilancio sarà stilato a fine ottobre, ma se il buon giorno si vede dal mattino…

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