Denno, feci di topo in un bar Intervengono i Nas e lo chiudono

Il Bar Lory di Denno, da giovedì, è chiuso. Non uno stop per ferie, ma una chiusura temporanea disposta con un provvedimento dall’Azienda sanitaria di Trento, dopo che i carabinieri del Nas di Trento, intervenuti con i colleghi della stazione di Denno, hanno riscontrato la presenza in vari punti del locale di escrementi di topo.

Il gestore del bar Vittorio Nideriaufner, per riaprire il locale, dovrà dunque procedere ad un intervento di sanificazione e deratizzazione dell’esercizio.

Il controllo dei carabinieri è scattato giovedì mattina. Il bar si trova in via Marconi e il gestore paga l’affitto ai proprietari dell’immobile, che ovviamente sono estranei alla vicenda e che, va detto, già in passato hanno avuto dei problemi con il gestore. Ad inizio aprile il barista aveva patteggiato una multa da 3.500 euro per avere diffuso musica a volume troppo alto ed anche per i fumi maleodoranti sprigionati da una canna fumaria connessa alla caldaia a gasolio.

A fare scattare il provvedimento di chiusura del bar, disposto dall’Unità operativa delle cure primarie dell’ambito di Cles -Servizio di igiene e sanità pubblica di Cles, sono stati i numerosi escrementi di topo che i carabinieri hanno rinvenuto sul pavimento e sulle pareti del bar.

Uno stop scattato sulla base del Regolamento Ce 882 del 2004, relativo ai controlli per la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti, a fronte del venire meno delle condizioni igienico sanitarie previste per chi somministra alimenti e bevande. Gli escrementi dei ratti sarebbero state rinvenute sia nella zona del magazzino che vicino allo spazio di mescita, dove vengono spinate le birre, accanto al frigo dei gelati e vicino ad alcuni tavolini. I ratti si sarebbero intrufolati nel locali attraverso il buco in una rete posta davanti ad una finestra e, stando alla presenza massiccia di escrementi, avrebbero a più riprese preso possesso dei locali.

A confermare la presenza di una nutrita colonia di ratti ci sarebbe anche il fatto che svariati topi, nei giorni scorsi, sono stati rinvenuti anche al piano superiore, dove vive uno dei comproprietari (una persona peraltro molto fragile).

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