Oggi l'addio a Mirko Micheli, morto in moto a 15 anni I funerali alle 14 a Cles, l'intero paese è in lacrime

Immenso dolore in valle di Non per la morte di Mirko Micheli, il ragazzinoi di 15 anni vittima di un incidente con la moto da cross, sabato pomeriggio a Cles.

Oggi è il giorno dell'addio: il funerale si terrà alle 14 nella chiesa parrocchiale di Cles.

La famiglia ha scelto di salutare l'adorato Mirko con una sua frase, stampata dietro la foto: «Le montagne sono le uniche stelle che si possono raggiungere a piedi. E io sono in cammino».

Ieri Mirko e papà Ivan avrebbero dovuto andare in montagna insieme. Quella per le vette era una passione che accomunava padre e figlio, così come l'amore per le arti marziali.

Invece, sabato pomeriggio un incidente motociclistico ha spezzato troppo presto la vita di Mirko sconvolgendo la vita di papà Ivan e mamma Lorenza e dell'amata sorella.

«Mirko - ricorda la zia Lorena Micheli - era un ragazzo d'oro, affettuoso, tranquillo, senza grilli per la testa. Il figlio che ogni genitore vorrebbe avere. Amava le arti marziali, uno sport, ma anche una disciplina di vita. È una passione di famiglia (tra i Micheli ci sono diverse cinture nere che praticano la disciplina del Ju Jitsu, ndr) che gli è stata trasmessa dal padre Ivan (fondatore dell'Anaune Budo Defence, ndr)».

E le arti marziali avevano contribuito a plasmare il carattere del giovane Mirko, determinato ma allo stesso tempo pacato e dotato di grande autocontrollo.

«Mirko - ricorda con commozione la zia - anche se era ancora giovane aveva la testa sulle spalle, era mosso da sani principi e frequentava amicizie sane. L'altra passione che condivideva con il padre era la montagna; proprio oggi avrebbero dovuto fare una gita insieme. E insieme arrampicavano, facevano ferrate, andavano a pesca».

Nessuno poteva immaginare che la vita di Mirko sarebbe finita prima del suo 16° compleanno che era ormai dietro l'angolo. Sabato pomeriggio il ragazzo, uscito a cavallo della sua Ktm (altra sua recente passione), è caduto mentre percorreva una stradina interpoderale nei pressi del centro sportivo di Cles. Non ci sono testimoni oculari dell'incidente. Possiamo solo immaginare che Mirko abbia perso il controllo del mezzo sull'asfalto sconnesso.

Sbalzato dalla moto, il 15enne è caduto a terra andando a sbattere contro un cordino d'acciaio usato per ancorare le colonne di cemento dei filari di mele. Per lui non c'è stato nulla da fare.

L'intera comunità di Cles si è stretta intorno alla famiglia Micheli, già colpita in passato da altri lutti (anche il fratello di Ivan e Lorena Micheli morì prematuramente sulla strada). «La solidarietà e l'abbraccio di tutti in momenti così difficili ci sono di conforto - dice la zia - ma certo la mamma e il papà di Mirko vivono un dramma che ha cambiato le loro vite. Credo che non ci sia nulla di più terribile per dei genitori che organizzare il funerale del loro adorato figlio».

Commosso anche il ricordo della sorella: «Se un giorno la velocità mi ucciderà, non piangete... Perché io sorridevo». Con queste parole in origine pronunciate dall'attore Paul Walker prima di morire, la ragazza ha ricordato sui social il fratello. E poi ha aggiunto un suo personale abbraccio: «Voglio ricordarti così: riposa in pace e vola più in alto possibile. Proteggici da lassù. Ti voglio bene fratellino..».

Mirko se ne è andato in un pomeriggio di aprile, che di primaverile aveva ben poco.

Durante un giro spensierato per le campagne un incidente ha troncato tutti i suoi sogni e le sue ambizioni, separandolo dall'affatto dei familiari. La notizia della morte di Mirko è giunta in paese come un fulmine a ciel sereno. Sono state davvero tante le persone che, anche attraverso i social network, hanno espresso la propria vicinanza alla famiglia, invitandola ad affrontare con forza una tragedia che ha sconvolto tutta la comunità.
Un segnale di vicinanza e cordoglio è venuto anche dalle istituzioni.

Il sindaco Ruggero Mucchi ha deciso di rinviare la presentazione pubblica del «Masterplan» di Cles prevista per questa sera: «Il dolore e la costernazione per la scomparsa di Mirko, hanno coinvolto tutto il paese che vuole stringersi intorno alla famiglia in un rispettoso silenzio».

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