L'artigianato trentino nel cuore di New York

«Italian Green Design» è l'idea dell'architetto noneso Claudio Conter

di Chiara Turrini

L'artigianato trentino arriva nel centro del mondo grazie al coraggio e all'inventiva di Claudio Conter, giovane architetto della Val di Non che ha aperto un ufficio di progettazione d'interni a Manhattan, nel quartiere di Chelsea, il distretto newyorkese della creatività, dell'arte e del design. Italian Green Design, «Igd», è il nome dato all'operazione che prevede uffici e uno showroom - l'inaugurazione è prevista in aprile - che offrono creazioni su misura per arredare case private e ambienti commerciali. «Italian perché richiama il made in Italy - dice Conter spiegando il nome del brand da lui fondato - Green sta sì per sostenibilità ambientale ma soprattutto per abitare sostenibile, ossia materiali, colori e forme che possano rendere salubre e piacevole il nostro stare negli edifici, il che incide positivamente sulla qualità del vivere. E Design, naturalmente, perché siamo architetti progettisti e niente di ciò che offriamo è di serie».

L'idea ha iniziato a prendere forma nel 2011, quando Conter, che ha lavorato per anni a Milano, va in vacanza negli Usa e prende contatti con alcuni architetti progettisti locali. «Ho avviato uno studio di fattibilità - racconta - il mio desiderio era quello di offrire un pacchetto completo per arredi. Il design all'estero è più riconosciuto rispetto all'Italia, e ho immaginato dovesse esserci una realtà progettuale che facesse da tramite tra progettisti americani e artigiani italiani, che si dovesse parlare la stessa lingua, quella della progettazione».

«Igd» poteva radicarsi a Mosca o negli Emirati Arabi, ma Conter ha scelto New York perché «è una città globale, non è gli Stati Uniti, e il made in Italy è apprezzato, non solo uno status symbol». Una volta capito che la cosa poteva funzionare, è iniziata la ricerca di aziende trentine potenzialmente interessate a collaborare. «In Trentino ci sono valori e know how di altissimo livello - considera Conter - io sono partito a ricercare i migliori artigiani rispetto a differenti comparti, partendo dalle cucine per poi arrivare a coprire l'arredo di interni a 360 gradi».

E così nasce il consorzio «Made in Trentino», una compagine di piccole e medie imprese che lavorano insieme per promuoversi. Ne fanno parte falegnamerie, aziende di marmi e pietre lavorate, vetro, ferro, e metalli pregiati come rame, ottone e bronzo.

«A New York ci sono 150 metri quadrati con uffici e showroom, siamo lì dall'estate 2016. - continua l'architetto quarantenne di Cloz - I nostri clienti possono arrivare da noi con il loro architetto oppure appoggiarsi ai nostri progettisti. Finora abbiamo già arredato una caffetteria, Casa Toscana, e poi locali a Central Park e Wall Street, e i nostri arredi sono finiti sulle pagine del New York Times online». «L'altra tipologia di cliente è l'architetto designer che viene da noi per progettare direttamente arredi per residenze, commerciale o solo finiture, il nostro infatti è un factory showroom» evidenzia il titolare. All'Italian Green Design lavorano in pianta stabile due architetti italiani. Dal Trentino sono già arrivati tre container di materiali e prodotti, altri sono in attesa di imbarco.

«Ora stiamo facendo i rivestimenti di una hall di hotel a Manhattan in acciaio corten, per uno dei più importanti studi di design del mondo. Un altro grosso studio di design ci ha chiesto i sei tavoli, complicatissimi, per la sede dei Dallas Cowboy, squadra di football» dice con soddisfazione Conter. «Anche se l'industrializzazione ha quasi fatto sparire la produzione artigianale frutto di un sapere antico, oggi c'è una ritrovata attenzione, e questo progetto è importante per aprire nuove possibilità al mondo dell'artigianato che altrimenti rischia di scomparire».

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