Tassullo, ragazzi normali e speciali in palestra insieme

di Giorgia Cardini

In palestra tutti insieme. Per vincere pregiudizi, per divertirsi, per aiutarsi a crescere e a vivere meglio.
È questo lo spirito con cui la Scuola di ciclismo fuoristrada Val di Non e Sole organizza ogni inverno, da circa 12 anni, un’attività al coperto nella palestra comunale di Tassullo che vede muoversi, fianco a fianco, persone normali e persone speciali. 
 
Da quest’anno, nell’ora di attività fisica settimanale, non sono però coinvolti soltanto i ragazzi che decidono di svolgerla, ma anche le loro famiglie, cui è stato chiesto di seguire una o più partecipanti, tra quelli che hanno qualche problema. Così, dalle 19 alle 20 di ogni mercoledì, la palestra si trasforma in un luogo di movimento, di gioco, di risate, di coinvolgimento emotivo.
«L’attività, che continuerà fino a fine marzo - spiega Giulio Mendini, presidente della Scuola di ciclismo -, vede presenti una trentina di persone speciali, perché vogliamo che la nostra scuola sia un contenitore di proposte a cui tutti possano prendere parte. La novità di quest’anno è proprio la partecipazione attiva anche delle famiglie di queste persone, secondo ruoli ben definiti».
 
«Interessante e illuminante - continua Mendini - è poi il coinvolgimento di tanti giovani adolescenti, dalla prima alla quarta superiore che, occupandosi di chi è meno fortunato di loro, stanno portando alla scuola un grande valore aggiunto. Riescono infatti a divertirsi, seguendo queste persone speciali e a interagire con esse con una naturalezza impensabile. Alla faccia di chi vuole i giovani disinteressati e difficili da coinvolgere».
Il primo giorno, racconta il presidente, «è stato un’esplosione di partecipazione e di entusiasmo, tutti sono usciti dalla palestra con un grande sorriso, e ieri ho incontrato mamme volontarie che mi hanno continuano a chiedere: ma mercoledì andiamo in palestra, vero?».
 
A proporre gli esercizi da svolgere sono anche i ragazzi speciali: «Abbiamo con noi due giovani affetti da sindrome di Down, uno che partecipa alle iniziative delle donne rurali, l’altro che fa karate, che suggeriscono cosa fare. Poi ci sono persone con problemi di salute mentale, ragazzi autistici, alcuni con problemi di deambulazione. Ma tutti vengono e partecipano con gioia, e se la prima volta hanno difficoltà a fare un gradino, già la volta dopo riescono a fare le capriole senza difficoltà. Nei loro progressi, poi, sono fondamentali gli adolescenti, che li seguono con risultati eccellenti. Per dire, a un ragazzino Down noi istruttori non riuscivamo a far capire che il rapporto va cambiato, in salita: in un attimo, visto che i nostri giovani lo facevano, ha imparato. Un’altra ragazza, autistica, non sapeva andare in bicicletta nonostante tutti gli sforzi dei genitori per insegnarglielo: bene, dopo una volta con i nostri giovani, c’è riuscita».
 
Ma l’attività organizzata durante l’anno dalla Scuola di ciclismo non è fine a se stessa: «L’obiettivo è portare queste persone a partecipare a tutti gli eventi organizzati sul territorio. Così l’8 dicembre saremo a Fondo per la staffetta in ricordo di Bertagnolli: ogni associazione farà un km, noi lo faremo coi ragazzi speciali».
 
Tutti possono partecipare a qeusta bella iniziativa. Per informazioni, telefonare a Giulio Mendini 335/8214766, Alessandra 347/0030645, Nadia 340/2649153, Silvano 333/4509855, Moreno 348/1719009 o Lorenzo 339/8730037.

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