Fusione fatta, nasce la Fam Coop Anaunia

di Guido Smadelli

Dall’1 gennaio 2017 sarà operativa la Famiglia Cooperativa Anaunia, nata dalla fusione delle preesistenti Sette Larici e Castelli d’Anaunia, avvenuta per incorporazione della prima nella seconda. 
 
Ieri le assemblee straordinarie delle due cooperative di consumo si sono riunite per approvare il progetto già vistato dai rispettivi consigli di amministrazione; non molti i soci presenti nelle due riunioni; anzi, a dir la verità, pochissimi. Trattandosi comunque di assemblee straordinarie in seconda convocazione, qualsiasi numero andava bene. Netta, invece, la maggioranza con cui la fusione è stata approvata. 
 
La prima assemblea si è svolta al Teatro Dolomiti di Coredo ieri pomeriggio, dove i lavori della Sette Larici, presieduti dal presidente Diego Rizzardi, hanno visto la partecipazione di un’ottantina di soci (su 970), per un totale di 95 voti, deleghe comprese; al momento del voto sono stati contati 79 voti favorevoli e 16 contrari.
«Un processo avviato già quattro o cinque anni fa, e che inizialmente aveva coinvolto anche la Famiglia Cooperativa Primanaunia», commenta il presidente. «Questa poi ha deciso di proseguire in autonomia, quindi il dialogo è continuato tra noi e Castelli d’Anaunia.
 
Dopo il voto delle assemblee gli attuali consigli di amministrazione continueranno ad operare fino al 31 dicembre prossimo; dal giorno successivo sarà operativo solo il cda di Castelli d’Anaunia, con l’accordo che nel mese di gennaio saranno affrontate esclusivamente questioni di ordinaria amministrazione. 
Sempre per accordi già stipulati entro 30 giorni dalla nascita della nuova realtà sarà convocata l’assemblea plenaria per l’elezione del cda della nuova cooperativa, dove saranno eletti 7 rappresentanti per l’attuale ambito della Castelli d’Anaunia, e 4 per il nostro ambito». 
A seguire l’assemblea della Castelli d’Anaunia, sotto la guida della presidente Graziella Berti: qui il numero di partecipanti è stato ancora più risicato, con soli 59 presenti (su 2.286 soci), cui si sommano 2 deleghe. Più netto però il parere positivo sul progetto di fusione: 58 voti favorevoli, 3 soli contrari. 
 
La nuova cooperativa nasce con questi numeri, tratti dagli ultimi bilanci approvati: 3.250 soci, un fatturato di 10,7 milioni, un patrimonio di 2,8 milioni e una sessantina di dipendenti. Dal 1° gennaio prossimo quindi in valle di Non saranno operanti due «big» della cooperazione di consumo, la già esistente Famiglia Cooperativa Val di Non (con Conad) e la Famiglia Cooperativa Anaunia (con Sait) nata dalle assemblee di cui sopra; più a valle si aggiunge la Primanaunia che opera nella fascia meridionale della vallata.

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