Malé, ferrovia

Alleanze sul territorio e con i territori confinanti per costruire una squadra. Obiettivo, un collegamento ferroviario con Valtellina e Svizzera. «Non una gara fra territori, ma un lavoro di gruppo per avere una visione». 
 
È con questi intendimenti che l’associazione «Transdolomites», guidata da Massimo Girardi, organizza venerdì 18 novembre prossimo, a Cles, un convegno sulle potenzialità del prolungamento della Trento-Mezzana verso la Valtellina e l’Engadina svizzera («Verso una nuova mobilità per le connessioni transalpine: tra paesaggio, urbanistica e trasporti. Il prolungamento della Trento-Malé-Mezzana  un’importante opportunità al miglioramento del sistema della mobilità transalpina»). 
 
Per l’occasione si potrà viaggiare sul treno storico da Trento (partenza alle 10.35) a Cles. Un viaggio sulle carrozze del passato, ma proiettato verso il futuro: il giorno prima, a Trento, Transdolomites, la Provincia di Trento e gli Ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri organizzano infatti «un importante convegno sui trasporti ferroviari transalpini - spiega Girardi - che avrà come territorio di riferimento la Macroregione Alpina. Nella seconda sessione, a Cles, Transdolomites intende promuovere «una seria riflessione sulle potenzialità legate al potenziamento della Ferrovia Trento-Mezzana e l’eventuale suo prolungamento verso la Valtellina per collegarsi all’Engadina in Svizzera». 
 
Un sogno realizzabile? Risponde Girardi: «Il problema è la volontà politica di porsi in questa direzione. È quindi importante la collaborazione con i territori e il fare squadra con i territori confinanti: con questa squadra, portare in sede ministeriale una proposta che parta dal basso, a livello istituzionale e dei cittadini. Fare il convegno a Cles per la Trento-Mezzana - continua Girardi - significa far sì che il Trentino non resti isolato dai collegamenti che potrebbero essere realizzati a nord. Bisogna capire cosa vogliamo fare in prospettiva: per il 2026 sarà operativo il tunnel di base del Brennero, con un bacino d’utenza di cento milioni di cittadini e fermate a Trento e Bolzano. Nei prossimi 10-20 anni - continua il presidente di Transdolomites - le previsioni parlano di centinaia di milioni di nuovi turisti a livello mondiale. La maggior parte di loro sarà di provenienza extraeuropea. Le loro destinazioni saranno ovviamente gli aeroporti e si sposteranno verso l’interno utilizzando i servizi». Per questo Transdolomites lavora per dare vita a nuovi collegamenti ferroviari all’interno delle Alpi. 
 
«Grazie alla collaborazione dell’Associazione Yo Production di Cles e del Comune di Cles - informa Girardi - a questa iniziativa parteciperanno i anche i referenti della Valtellina e Engadina per promuovere un ragionamento condiviso attorno alla progettualità di un collegamento ferroviario che in futuro potrebbe, e riteniamo dovrebbe, collegare Trento come le Valli del Noce, Valtellina ed Engadina, per trasformare la futura Trento- Coira in una linea internazionale per i collegamenti all’interno delle Alpi Centrali e le Dolomiti. Uno scenario che assieme a gli altri genererebbe una autentica rivoluzione nella raggiungibilità del Trentino». 
Il programma di viaggio sul treno storico (le iscrizioni sono già aperte) e del convegno sono disponibili sul sito web di Transdolomites. 

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