Asta per Castel Valer, vendita rinviata

Mozione dei consiglieri di minoranza di Ville d'Anaunia

Doveva essere venduto all’asta giovedì scorso, Castel Valer, in una gara per una prestigiosa Casa d’aste londinese. Ma all’ultimo momento l’asta è stata differita. Un mistero? No. Come spiega il conte Ulrico Spaur «non è stata ancora servita una base d’asta. Voi, e anche i quotidiani inglesi, avete riportato i 31,5 milioni di euro, che è la stima eseguita dal geometra Sergio Larcher, ma quella cifra è senza l’inventario. E l’altra cifra, i 35 milioni, è semplicemente una precedente valutazione riportata dal sito specializzato nella vendita di residenze di lusso conciergeauctions.com.  Però mi preme specificare che questi numeri non sono i prezzi di vendita o la base d’asta, che ancora non c’è». 
 
Intanto la questione verrà posta anche in consiglio comunale: «L’Amministrazione comunale si impegni per risolvere la vicenda della vendita di Castel Valer». Lo chiedono in una mozione i consiglieri di minoranza delle liste civiche Dinamica e Insieme verso il futuro Rolando Valentini, Marcella Odorizzi e Giuseppe Mendini che intendono richiamare l’attenzione dell’intero consiglio comunale riguardo alle notizie inerenti la vendita.
 
«Riteniamo opportuno sottolineare alcuni aspetti che, a nostro avviso, meritano molta attenzione in quanto rivestono carattere di interesse pubblico e possono incidere in maniera sostanziale sul futuro sviluppo socio/economico dei nostri territori. Segnatamente li elenchiamo in maniera sintetica: la criticità della monocoltura in Valle; le potenzialità turistiche, oggi ampiamente inespresse, del nostro territorio; gli elementi che caratterizzano il paesaggio;
La storia e la cultura del territorio; i rapporti e i legami che si sviluppano con gli elementi del territorio, le popolazioni locali e gli ospiti. Riteniamo che tutti gli aspetti sopra citati abbiano delle affinità con la vicenda legata a Castel Valer essendo la struttura un elemento simbolo dei nostri luoghi».
 
I consiglieri sottolineano «con forza e convinzione» che il pubblico deve investire, «per far sì che il potenziale turistico del territorio possa trovare pieno sviluppo, ciò al fine di mettere in condizione la popolazione di poter contare su più settori dai quali attingere per mantenere e migliorare l’attuale standard di vita e per contribuire ad arricchire socialmente e culturalmente i nostri territori. Dato atto che il settore frutticolo in Valle ha portato un indubbio beneficio ed ha contribuito positivamente allo sviluppo socio – economico del territorio. Tuttavia, la crisi economica sviluppatasi negli ultimi anni, ha fatto sentire anche in loco i propri effetti negativi».
Valentini, Odorizzi e Mendini, affermano anche che gli ottimi rapporti di collaborazione instaurati negli anni con la proprietà di Castel Valer, «hanno portato ad aprire sempre più le porte del maniero al pubblico con notevoli ed evidenti benefici». 
 
La mozione impegna sindaco e amministrazione comunale ad attivarsi verso la Provincia e verso le Istituzioni pubbliche che rappresentano la Valle (come ad esempio il B.I.M.) o altri enti pubblico/privati (come ad esempio l’Apt) che abbiano ruoli istituzionalmente riconosciuti in materia di sviluppo socio economico del territorio, al fine di valutare in maniera compiuta le potenzialità che Castel Valer rappresenta, considerando le prerogative dell’Ente Pubblico e valutando la possibilità di acquisto del maniero.

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