Il cibo in scadenza alle famiglie in difficoltà

In Val di Sole si organizza la raccolta e distribuzione

di Lorena Stablum

Partirà anche in Val di Sole il progetto di raccolta del cibo a breve scadenza. Attivo già da qualche anno nella città di Trento e diffusosi poi in altre valli della Provincia, il servizio è coordinato dall’associazione «Trentino solidale onlus» che anche da diversi negozi e supermercati della valle recupera quei prodotti non scaduti ma che per vari motivi sarebbero buttati nei rifiuti.

Ora l’idea della Comunità della Valle di Sole è quella di gestire il progetto in autonomia grazie al coinvolgimento di varie associazioni di volontariato. In questo modo, non solo si evitano gli sprechi alimentari, ma si risponde concretamente alle esigenze crescenti di persone in difficoltà che abitano nel territorio solandro. «Sempre più spesso veniamo chiamati ad aiutare famiglie che non ce la fanno - spiega l’assessore alle politiche sociali dell’ente e prima promotrice dell’iniziativa Luciana Pedergnana -. In realtà, ci chiedono un lavoro. Abbiamo così pensato di poter dare almeno un primo aiuto attraverso la distribuzione di viveri».

Anche in Val di Sole, quindi, dopo la crisi in particolare del mercato dell’edilizia, si palesa qualche sacca di povertà. E a fronte di tagli delle risorse anche nel settore del sociale - sul prossimo triennio vengono a mancare circa 200.000 euro - è necessario pensare a nuove forme di solidarietà. «Si tratta di un’opportunità per la valle - commenta poi il presidente della Comunità di valle Guido Redolfi -. La Comunità ha approvato un progetto di sostegno al lavoro e altre iniziative che vanno in questa direzione. Ma ci aspettiamo la presentazione di almeno 200 domande. Solo a poche di queste riusciremo a dare risposta. Credo perciò che l’iniziativa sia più che valida».

Le modalità di erogazione del servizio e i vari aspetti organizzativi connessi sono stati illustrati agli amministratori, alle realtà di volontariato e ai responsabili del Servizio sociale in un incontro a cui ha partecipato anche il vicepresidente di «Trentino solidale» Giorgio Casagranda, che ha garantito il forte supporto da parte della onlus all’avvio dell’attività in Val di Sole. In sostanza, in giorni della settimana stabiliti i volontari raccoglieranno al mattino presso supermercati, cooperative e negozi gli alimenti non smerciati (gastronomia, frutta, verdura, pane, dolciumi, salumi...) che nella stessa giornata saranno distribuiti a chi ne ha bisogno in due punti ancora da individuare in alta e in bassa Val di Sole.

L’iniziativa è disciplinata dalla legge numero 155, del 2003, più nota come «Legge del Buon Samaritano», che equipara il «consumatore finale» alle onlus che effettuano, a fini di beneficenza, la distribuzione gratuita ai bisognosi dando la possibilità alle attività commerciali di recuperare l’Iva e di non pagare tasse sulla donazione liberale.

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