Una cooperativa di comunità per la valle dei Mocheni

Assumere una funzione di sostegno allo sviluppo di un territorio e al contempo svolgere attività d’impresa. Volendo descrivere in una sola frase, questo è ciò che fa una cooperativa di comunità.
Da quasi un anno le amministrazioni comunali della Valle dei Mocheni - Bersntol - sotto la regia di Stefano Moltrer, sindaco di Palù del Fersina - stanno ipotizzando la nascita di una cooperativa che possa occuparsi delle attività di supporto allo sviluppo turistico, integrando l’azione delle nascenti APT di zona. Esperienze analoghe ce ne sono anche in Veneto e in Alto Adige, ma è sugli Appennini che se ne contano le esperienze più storicizzate.

In Trentino, terra in cui la cooperazione ha messo radici profonde, la particolare forma di cooperativa di comunità non ha ancora attecchito con decisione, vuoi perché una parte delle finalità cui rispondono generalmente queste imprese sono già assolte dalle cooperative sociali, vuoi perché la potente macchina della pubblica amministrazione ha sempre soddisfatto in modo convincente la necessità di far fronte ai programmi di sviluppo come quello agricolo, ad esempio o quello turistico. Ora che la pubblica amministrazione deve, per forza di cose, ridurre la propria presenza, si aprono anche da noi degli spazi di gestione della “cosa pubblica” da parte di soggetti che pur privati, assumono ruolo e funzioni più pubbliche: le cooperative di comunità appunto.

Quasi tutte le esperienze che si sono fino ad ora affermate, si occupano a vario titolo di promozione del turismo. Si va dalla gestione di acropark, ristoranti e strutture extra alberghiere passando dalla cura del verde paesaggistico, dei sentieri panoramici fino alla gestione delle attività di incoming dei bed & breakfast. In Trentino, nelle valli Giudicarie, l’esperienza della Fuoco è partita solo nel 2018 per volontà di alcuni giovani che, armati di tante buone idee e di passione per la loro terra, si sono attivati per realizzare proposte e attività nel campo turistico. Ad oggi sono una quindicina di soci e gestiscono due strutture ricettive nell’extra alberghiero e con progetti in cantiere che sono la vera attrattiva alla compagine sociale.

Come ogni avventura imprenditoriale, anche la costituzione di una cooperativa necessita di gettare il cuore oltre l’ostacolo, individuando il nucleo di persone che, per prime, possano caricarsi sulle spalle gli òneri iniziali, a cui seguono auspicabilmente onori e benefici. Il nucleo costitutivo dovrà impratichirsi nelle incombenze della gestione e al contempo imparare a presentare le opportunità e i servizi offerti per allargare la base sociale. Per questo le amministrazioni della valle mettono a disposizione alcuni esperti che possano affiancare il primo nucleo costitutivo nella fase dello start up.

Michele Tait
Trentino Social Tank

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