Il dolore

Pressano in lutto: morta Nadia Salice, colonna del coro sociale e del volontariato locale

L'ultimo saluto a Nadia, che lascia la sorella Luisa con Elmar e gli amati nipoti Dimitri e Valentina, sarà oggi, 20 giugno, a Pressano alle 17 nella chiesa parrocchiale. La camera ardente è allestita presso la camera mortuaria del cimitero di Lavis

PRESSANO. Ieri, 19 giugno, avrebbe compiuto 66 anni, ma il suo cuore mercoledì mattina si è fermato per sempre, impedendole di tagliare questo traguardo. A spegnersi improvvisamente, lasciando attonita l'intera comunità di Pressano, è stato il cuore generoso di Nadia Salice (foto), donna attivissima nel vivace contesto associativo della frazione collinare di Lavis, per diciassette anni presidente dello storico Coro Sociale di Pressano fondato nel lontano 1879, di cui era anche corista.

La donna, rimasta vedova anni fa del marito Giorgio Paolat, ieri mattina dopo essersi recata in bagno, è stata colpita da un infarto che non le ha lasciato scampo. Un decesso fulmineo, la cui notizia ha fatto rapidamente il giro del paese lasciando tutta la comunità di Pressano senza parole. Nella frazione Nadia era molto conosciuta ed apprezzata.

La passione per il canto l'aveva portata fin da giovane ad essere una delle colonne del Coro Sociale di Pressano, diretto per decenni dalla sapiente bacchetta del maestro Giuseppe Nicolini, prima che a succedergli fosse il figlio Mattia, attuale direttore.

Nadia dal 2002 al 2019, confermando la propria vocazione per l'impegno nell'associazionismo, aveva assunto la presidenza del sodalizio, facendosi carico di tutte le incombenze che un simile ruolo comporta. L'ultimo saluto a Nadia, che lascia la sorella Luisa con Elmar e gli amati nipoti Dimitri e Valentina, sarà oggi a Pressano alle 17 nella chiesa parrocchiale. La camera ardente è allestita presso la camera mortuaria del cimitero di Lavis.

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