Il lutto

Mezzocorona, oggi l’addio a Patrick Vettori: «Un ragazzo straordinario»

Funerale con maxischermo per il 28enne morto soffocato in casa dal fumo. Ieri chiesa gremita per il rosario. Rientrato dagli Stati Uniti il fratello Marvin. Il sindaco Hauser: «Un ragazzo che amava la sua comunità»

LA TRAGEDIA Morto intossicato dal fumo Patrick Vettori

MEZZOCORONA. Oggi (17 aprile) l’addio a Patrick Vettori. Alle 14.30 nella chiesa parrocchiale del paese il funerale del 28enne intossicato dal fumo sprigionato in casa da un principio di incendio partito dalla cucina.

Ieri chiesa gremita per il rosario, la comunità si è stretta alla famiglia, a mamma Valentina, a papà Claudio Vettori, alla nonna Erika, alla sorella di Patrick Sara e ai fratelli Adam e Marvin, campione di Mma (arti marziali miste) arrivato ieri mattina in paese dagli Stati Uniti.

La porta di casa in via San Giovanni Bosco a Mezzocorona è aperta, gli amici si alternano nella camera ardente.

«Era una grande persona, un amico, un ragazzo che amava la sua comunità», lo ha ricordato il sindaco di Mezzocorona, Mattia Hauser. Un dolore lancinante, per il primo cittadino di Mezzocorona, che Patrick Vettori lo conosceva da quando era bambino. Che conosceva la sua famiglia. Che aveva fortemente voluto che quel ventottenne facesse parte della sua squadra in vista della corsa per le Comunali proprio perché ne apprezzava il dinamismo, l'intraprendenza, l'attaccamento alle radici. Un dolore lancinante, per il primo cittadino di Mezzocorona, che ieri mattina ha dovuto cercare tutta la forza che aveva in corpo, prendere il cuore in mano e quando ancora doveva sorgere il sole, annunciare ai familiari del ventottenne che non ci sarebbe stato più lo stesso sole, d'ora in avanti, per loro.«Era un ragazzo entusiasta, brillante, capace. Ti sapeva trascinare, ti sapeva coinvolgere. E amava profondamente il paese in cui era cresciuto e la sua gente», prosegue Hauser. «Anche dopo che Marvin gli aveva proposto di trasferirsi a Trento, dove aveva a disposizione degli appartamenti, Patrick aveva sempre voluto rimanere qui. Anche l'agenzia immobiliare che curava assieme ai suoi familiari, al papà e allo zio, aveva sede a Trento. Avrebbe potuto trasferirsi semplicemente per comodità. Invece non aveva mai voluto lasciare Mezzocorona. Anche per questo nei mesi scorsi quando dovevamo pensare alla squadra per le prossime elezioni, Patrick era stata una delle prime persone alle quali avevo chiesto la disponibilità di correre in questa avventura. Lui aveva accettato con il suo solito entusiasmo».

Anche lunedì, per tutto il pomeriggio e la serata, Patrick si era dedicato proprio alla campagna elettorale, prima di rincasare e andare incontro al suo amaro tragico destino.

comments powered by Disqus