Protesta / Disagi

Lavori agli argini, il bicigrill di Faedo "tagliato fuori" per un anno «e non ci hanno neanche avvertiti»

I Bacini Montani avviano i lavori di consolidamento della banchina, dal ponte della Cacciatora al confine con Bolzano, e l’attività del chiosco crolla

di Nicola Maschio

FAEDO. I Bacini Montani provinciali chiudono la ciclopedonale della Val d’Adige lungo l’argine sinistro del fiume, ma il bicigrill “Bike Break” di Faedo non ci sta. «Stiamo perdendo decine di clienti, i miei dipendenti non lavorano praticamente più, la situazione è drammatica» spiega Emilio Pedron, titolare insieme al fratello della struttura.

La chiusura in realtà è giustificata da lavori di consolidamento degli argini destro e sinistro del fiume Adige e di recupero ambientale della golena tra il ponte nei pressi del ristorante La Cacciatora e il confine provinciale, all’interno del comune di San Michele; un intervento finanziato con i fondi del Pnrr e che, hanno spiegato gli addetti ai lavori, durerà in tutto circa 330 giorni e dunque la conclusione dovrebbe essere entro il prossimo maggio 2025.

L’accesso al bicigrill, sottolinea anche Pedron, è garantito dal Sud, tuttavia il problema persiste:  "I clienti sicuramente non fanno retromarcia per venire in struttura e questo, ovviamente, incide sui nostri affari in modo grave - aggiunge il titolare. - La chiusura della ciclabile è arrivata senza preavviso e per noi è come ci avessero chiuso la porta di casa. Non è stata pensata una soluzione alternativa, come per esempio l’inizio dei lavori nel prossimo mese di settembre, in modo da farci trascorrere serenamente la stagione estiva".

"Così come nessuno ha considerato l’idea di poter partire con gli interventi dal lato opposto e poter quindi fare il lavoro nei mesi invernali. La nostra attività lavora per il 90% con cicloturisti stranieri, per esempio quelli tedeschi, quindi è chiaro come questo stop per noi sia disastroso. Come accennato, la situazione è davvero drammatica e purtroppo nemmeno il Comune ha potuto fare qualcosa, se non prendere atto del fatto che lavori andavano fatti".

La ciclabile lungo l’Adige è in effetti un punto di passaggio particolarmente intenso: ogni anno infatti si registrano un milione di appassionati delle due ruote che transitano su quella via ed ecco perché, ribadiscono dal bicigrill di Faedo, la chiusura rappresenta una spallata pesante agli affari. Anche perché coloro che decidono ugualmente di fare un giro in bici sulla ciclovia vengono re-indirizzati sulla sponda destra dell’Adige, “bypassando” in questo modo la struttura. «Tra l’altro, la chiusura è arrivata ben prima dell’inizio dei lavori: si poteva almeno chiudere il tratto proprio in concomitanza con l’avvio di questi ultimi - conclude Pedron -.Personalmente mi sono informato da altri “canali”, anche per sentito dire, perché i Bacini Montani non ci hanno riferito nulla. Ed ora nel locale non c’è nessuno. La situazione è inaccettabile».

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