Controlli / Tecnologia

Dieci telecamere per l'altopiano della Paganella: più sicurezza e accessi monitorati

Tra San Lorenzo e Mezzolombardo in arrivo un sistema a rete con la trasmissione dei dati veloce: l'appalto è stato aggiudicato all'impresa North System srl di Trento

NORIGLIO Presi con la videosorveglianza

di Angelo Zambotti

PAGANELLA. La questione sicurezza, si sa, è sempre di stretta attualità, e spesso passa dalla videosorveglianza. Rispetto a non troppi anni fa, gli impianti che registrano le immagini lungo strade e piazze si sono moltiplicati, con anche gli enti pubblici che investono in questi strumenti per garantire alla cittadinanza un certo standard di sicurezza, magari agendo anche come deterrente a possibili malintenzionati.

In questo contesto si inserisce il progetto integrato dei cinque comuni dell'Altopiano della Paganella (Andalo, Cavedago, Fai della Paganella, Molveno e Spormaggiore), che insieme anche alla Comunità di Valle intendono coordinarsi per raggiungere l'obiettivo.

Le singole municipalità già hanno il proprio impianto di videosorveglianza autonomo, che a breve sarà ammodernato con interventi sostenuti dai vari comuni. Tutto ciò sarà integrato con un sistema pensato per controllare i varchi di accesso e di uscita dall'Altopiano: tra San Lorenzo in Banale e Molveno, tra Fai e Mezzolombardo e in due punti a valle di Spormaggiore saranno così collocate in totale dieci telecamere che potranno controllare in tempo reale chi accede o chi abbandona la circoscritta zona. L'intero sistema permetterà di mettere in comune le informazioni, anche in maniera automatica con il software di lettura targhe.

Quotidianamente il sistema sarà aggiornato con la blacklist del ministero degli interni, che trasmette a tutti l'elenco di targhe giudicate "problematiche" perché collegabili a furto, mancanza di assicurazione, o altro: in questo modo, intercettata la macchina sospetta al varco di ingresso dell'Altopiano, potrà essere monitorata in tempo reale per informare immediatamente le locali stazioni dei carabinieri (Andalo e Spormaggiore) che così potranno intervenire, aiutati dal sistema che terrà sott'occhio la vettura.

Le nuove telecamere ai varchi saranno finanziate dalla Comunità della Paganella, ente presieduto da Arduino Zeni che ha appoggiato convintamente il progetto. Si prevede di installare gli apparecchi entro giugno, così da mettere in funzione il sistema integrato entro l'estate.

«L'importo complessivo della spesa - spiega Zeni - per il lavoro di installazione e messa in funzione di impianto di videosorveglianza sovracomunale (integrazione ed ampliamento), così come previsto nel quadro economico di progetto, ammonta complessivamente a 89.542,80 euro e prevede la costruzione della dorsale di trasferimento dei dati a copertura dei cinque comuni e l'installazione di dieci punti strategici di videosorveglianza».

L'appalto è stato aggiudicato all'impresa North System srl di Trento, che ha presentato un ribasso dello 0,5% rispetto alla base d'asta di 67.349,18 euro, per un netto che ammonta quindi a 67.012,43 euro, ai quali si aggiungono 1.817,05 euro per oneri di sicurezza, per un importo complessivo di 68.829,48 euro. Scendendo nei dettagli tecnici, la Comunità della Paganella e i comuni hanno ritenuto opportuno che l'impianto in oggetto venga realizzato con un'architettura "a scalare".

Saranno quindi allestiti dei siti in quota con funzione di ponte radio, siti fra loro connessi e in grado di acquisire i dati dai vari punti di ripresa video dislocati sul territorio dei cinque comuni. Si andrà in questo modo a creare una "dorsale dati" ad alta velocità alla quale potranno accedere oltre agli impianti esistenti anche i futuri ampliamenti o integrazioni rispetto al progetto in corso di realizzazione, che le cinque amministrazioni comunali potranno autonomamente e su specifiche necessità locali richiedere.

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