Lavis / L'evento

Lazzera, in migliaia fra bancarelle e giostre alla Fiera ritrovata

Domenica, dalla mattina alla sera un continuo lusso di persone fra le vie del centro. Erano oltre 350 le bancarelle che quest'anno hanno ripreso il loro posto, dopo due anni di interruzione a causa della pandemia

di Nicola Baldo

LAVIS. Come se non ci fossimo mai fermati per questa maledetta pandemia. Proprio com'era prima che la parola "Covid-19" entrasse nelle nostre vite, proprio com'era prima di questi ultimi due anni nei quali la tradizione secolare di questo appuntamento è stata interrotta, la Fiera della Lazzera ha fatto subito centro. Sarà per l'inevitabile voglia di normalità e di aria aperta che tocca tutti quanti, ma l'edizione andata in scena domenica 3 aprile ha registrato un grandissimo afflusso di visitatori.

Dalla mattina fino alla sera il flusso di persone andate avanti ed indietro fra le vie del centro di Lavis è stato continuo.

Le 350 e passa bancarelle che quest'anno hanno ripreso il loro posto nelle vie lavisane hanno fatto da grande catalizzatore per la folla incessante di persone. Dopo alcuni giorni nei quali si è sfogato per bene, nella giornata di ieri Giove Pluvio ha dato tregua, così da permettere alla Lazzera di andare in scena con un clima perfetto.

Accanto alla passeggiata nelle vie lavisane fra le bancarelle (e agli acquisti), due sono stati i punti di ritrovo e divertimento che più hanno attirato persone. Da un lato l'Agrilazzera, con l'esposizione di fiori, piante e macchine agricole, con il piazzale della Cantina LaVis pieno di appassionati e addetti del settore. E, dall'altra parte, ad attirare non poco soprattutto bambini e giovanissimi sono state le giostre. Che da quest'anno, una delle novità, si sono sdoppiate.

Quelle per i più piccoli nel piazzale antistante la scuola materna, mentre quelle per i ragazzi un po' più grandicelli hanno trovato posto in piazzale Stolcis, davanti alla nuova stazione della Trento-Malè.

Dai grandi classici come gli autoscontri ed il Brucomela, già da venerdì le giostre hanno attirato un gran numero di giovanissimi. Uno sdoppiamento, quello del luna park, che si è reso necessario visti i lavori di rifacimento completo di piazza Caduti di tutte le guerre, con il nuovo arredo urbano che non permette di avere abbastanza spazio per tenere tutte le giostre. Chiaramente il Brucomela e altre attrazioni nel parcheggio libero più grande che ci sia a Lavis hanno ridotto di molto uno spazio prezioso per le auto dei visitatori della Lazzera giunti da fuori.

E proprio il parcheggio, già quotidianamente un problema a Lavis, figuriamoci con migliaia di arrivi, è sempre un aspetto non semplice della Lazzera che occupa la stragrande maggioranza delle vie della borgata lavisana.

Quella della Lazzera - seconda fiera più grande del Trentino dopo quella di San Giuseppe - è una tradizione che va avanti ormai dal Settecento, quando addirittura erano due gli appuntamenti fieristici nello stesso giorno.

A San Lazzaro da un lato dell'Avisio e poi a Lavis, finché non è diventato un appuntamento unico, simbolo di quanto Lavis abbia sempre avuto un'anima fortemente commerciale.

Nel pomeriggio di ieri visita alla Fiera della Lazzera anche del presidente della Provincia Maurizio Fugatti che, accompagnato da alcuni esponenti locali della Lega, ha visitato anche alcuni locali storici di Lavis.

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