Maltempo / I danni

La piena del Rio Secco ha danneggiato la ferrata? Ordinanza di chiusura, in attesa dei sopralluoghi per valutare i danni

Giovedì pomeriggio l’epicentro del temporale è stato proprio sopra il Cadino, oggi la sindaca Sandri ha emanato il provvedimento, nei prossimi giorni la Sat salirà sul sentiero 409
VIDEO L'impressionante piena del Rio Secco al Cadino

TRENTO. Il forte temporale e la disastrosa grandinata di giovedì pomeriggio hanno avuto come epicentro proprio la zona del Cadino, nel Comune di San Michele all’Adige fra la Cacciatora e il confine con Salorno. Ha destato allarme per molte ore, in particolare, la piena improvvisa del Rio Secco: solitamente asciutto, si è trasformato in poche ore in una cascata di acqua, fango e sassi.

In molti si sono chiesti in che condizioni sia la ferrata che sale dal Cadino (sentiero Sat 409). La risposta: serviranno dei sopralluoghi, ma intanto la sindaca di San Michele ha emanato una ordinanza di chiusura, notificata anche alla Sat.

Scrive la sindaca Clelia Sandri: «In considerazione delle avversità metereologiche che hanno interessato nella giornata di ieri il territorio comunale e della segnalazione telefonica ad opera della sezione S.A.T. di San Michele all'Adige che ha ravvisato il pericolo di materiale roccioso sul sentiero S.A.T. n. 409 denominato "Rio Secco" nel tratto della ferrata di Cadino affacciantisi sulla strada statale 12.

Considerato che in attesa di sopralluoghi da parte della sezione S.A.T. è opportuno per ragioni di pubblica incolumità procedere alla chiusura al transito degli escursionisti del sentiero di approccio alla ferrata.

Accertata l'urgenza di provvedere senza ritardo, al fine di salvaguardare la pubblica incolumità dai pericoli derivanti dalla possibile caduta di sassi sulla ferrata. Visto l'art. 62 del Codice degli Enti locali della Regione autonoma, ordina

- L'immediata chiusura ai pedoni del sentiero S.A.T. n. 409 denominato "Rio Secco", ferrata di Cadino con partenza rientro dalla località Cadino. L'ordinanza resterà in vigore sino a che venga attestato che la situazione si è normalizzata e non sussiste pericolo di caduta sassi».

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